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Gengivite

Gengivite

Cos'è? quali sono i sintomi, le cause e i rimedi.

In questo articolo troverai…



  • Cos'è la gengivite

  • Quali sono le cause della gengivite?

  • Quali sono i sintomi della gengivite?

  • Diagnosi della gengivite

  • Rimedi per contrastare la gengivite

  • Caratteristiche e funzionalità della clorexidina

  • Prevenzione

  • Prognosi

  • Domande frequenti sulla gengivite

  • Leaderfarma consiglia




1. Cos’è la gengivite?



Uomo con la gengivite


La gengivite è un'infiammazione delle gengive, generalmente causata dall'accumulo di placca batterica sui denti. Questo disturbo gengivale è il primo stadio delle malattie parodontali e può evolvere in condizioni più gravi se non trattato. La buona notizia è che la gengivite è reversibile con un'adeguata igiene orale e cure professionali.




2. Quali sono le cause della gengivite?



La gengivite, un'infiammazione delle gengive, è un problema odontoiatrico comune ma evitabile. Capire le sue cause è il primo passo per prevenire questa condizione e mantenere una bocca sana. Questo articolo esplora in dettaglio le cause principali della gengivite, offrendo ai lettori le informazioni necessarie per combatterla efficacemente.




Accumulo di Placca: Il Nemico Numero Uno delle Gengive


Rimozione del tartaro da parte del dentista


La causa principale della gengivite è l'accumulo di placca, una pellicola appiccicosa e trasparente composta principalmente da batteri. Quando gli zuccheri e gli amidi presenti nel cibo interagiscono con i batteri nella bocca, si forma la placca sui denti. Se non rimossa regolarmente attraverso una corretta igiene orale, la placca può indurirsi trasformandosi in tartaro, un fattore che contribuisce ulteriormente all'infiammazione gengivale.




Fumo di Sigaretta: Un Grave Rischio per la Salute delle Gengive


Il fumo è un altro fattore significativo che può aumentare il rischio di sviluppare la gengivite. I fumatori hanno una maggiore probabilità di accumulare placca e tartaro sui denti, oltre a una minore capacità di guarigione del tessuto gengivale, rispetto ai non fumatori.




Cambiamenti Ormonali: Un Fattore di Rischio per le Donne


I cambiamenti ormonali, specialmente quelli che avvengono durante la pubertà, la gravidanza, il ciclo mestruale e la menopausa, possono rendere le gengive più sensibili, facilitando lo sviluppo della gengivite.




Medicinali che Influenzano la Salute Orale


Alcuni farmaci possono influenzare la salute orale. Per esempio, farmaci che riducono la produzione di saliva possono permettere ai batteri di proliferare più facilmente, aumentando il rischio di gengivite. Anche i medicinali che causano un'anomala crescita del tessuto gengivale possono contribuire allo sviluppo della condizione.




Malnutrizione e Carenze Vitaminiche


Una dieta povera di nutrienti essenziali può compromettere il sistema immunitario e diminuire la capacità del corpo di combattere le infezioni, inclusa la gengivite. In particolare, la carenza di vitamina C è strettamente collegata alla salute gengivale.




Condizioni di Salute Generale


Condizioni di salute come il diabete possono influenzare la gengivite. I diabetici hanno un rischio maggiore di sviluppare infezioni, inclusa quella delle gengive, a causa della ridotta capacità di combattere i batteri.




3. Quali sono i sintomi della gengivite?



I sintomi della gengivite possono variare da lievi a gravi e, se non trattata, questa condizione può progredire in una malattia parodontale più seria. Ecco i sintomi più comuni della gengivite:


  1. Gengive Rosse o Gonfie: Le gengive possono apparire più rosse del solito e sentirsi gonfie al tatto.
  2. Sanguinamento delle Gengive: Spesso le gengive possono sanguinare durante il lavaggio dei denti o l'uso del filo interdentale, anche con una leggera pressione.


Donna con gengive sanguinanti, sintomo della gengivite


  1. Alitosi Persistente: Un alito cattivo o un gusto sgradevole persistente in bocca può essere un segno di gengivite, dovuto all'accumulo di batteri.


Donna con alito cattivo, sintomo di gengivite


  1. Retrazione delle Gengive: Le gengive possono retrarsi (tirarsi indietro dai denti), facendo sembrare i denti più lunghi del normale.
  2. Gengive Tenere o Doloranti: Le gengive possono essere sensibili al tatto o doloranti quando si mangia o si spazzolano i denti.
  3. Cambiamento nel Modo in cui si Chiudono i Denti: Se la gengivite progredisce, può influenzare il modo in cui i denti si allineano o si chiudono.



È importante notare che nei suoi stadi iniziali, la gengivite può essere asintomatica o i sintomi possono essere così lievi da non essere notati. Questo è uno dei motivi per cui le visite regolari dal dentista sono cruciali per la diagnosi precoce e il trattamento. Se noti uno qualsiasi dei sintomi sopra elencati, è importante consultare un dentista per un controllo. Con un trattamento tempestivo, la gengivite può essere completamente reversibile e si può prevenire il danno ai denti e alle strutture di supporto orale.

 

 

4. Diagnosi della gengivite



La diagnosi della gengivite avviene principalmente attraverso un esame clinico eseguito da un dentista o un igienista dentale. Questo processo diagnostico può includere diversi passaggi per valutare accuratamente la salute delle gengive e identificare la presenza di gengivite o altre malattie parodontali. Ecco una panoramica dei principali metodi utilizzati nella diagnosi della gengivite:




Esame Visivo



Esame visivo del dentista per diagnosticare la gengivite


  • Valutazione delle Gengive: Il dentista esaminerà le gengive alla ricerca di segni di infiammazione, come rossore, gonfiore o sanguinamento. La presenza di queste caratteristiche può indicare gengivite.
  • Controllo della Placca e del Tartaro: Verrà verificato l'accumulo di placca e tartaro sui denti, poiché questi sono fattori principali che contribuiscono allo sviluppo della gengivite.




Sondaggio Parodontale


  • Misurazione della Profondità delle Tasche Gengivali: Utilizzando uno strumento chiamato sonda parodontale, il dentista misurerà la profondità delle tasche intorno ai denti. Nelle gengive sane, la profondità delle tasche è di solito tra 1 e 3 millimetri. Profondità maggiori possono indicare la presenza di gengivite o parodontite.




Radiografie


  • Rilevamento della Perdita Ossea: Le radiografie possono essere utilizzate per visualizzare la perdita ossea intorno ai denti, che è un segno di parodontite avanzata, ma possono anche aiutare a identificare condizioni che non sono visibili durante l'esame visivo.




Valutazione del Sanguinamento


  • Test del Sanguinamento: Durante l'esame delle gengive con la sonda parodontale, il dentista può anche valutare il sanguinamento delle gengive come indicatore di infiammazione.




Anamnesi


  • Discussione sulla Salute Generale e Abitudini di Vita: Il dentista potrebbe discutere della tua salute generale, delle abitudini di vita (come il fumo) e della tua routine di igiene orale. Questo perché alcuni fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare gengivite.



La diagnosi tempestiva e accurata della gengivite è fondamentale per prevenire la progressione della malattia e per pianificare un trattamento efficace. Se hai sintomi come gengive rosse, gonfie o sanguinanti, è importante consultare un dentista il prima possibile. Con trattamenti adeguati e una buona igiene orale, è possibile invertire la gengivite e mantenere una salute orale ottimale.




5. Rimedi per contrastare la gengivite



Il trattamento della gengivite prevede l'eliminazione della placca e del tartaro, un'accurata pulizia professionale dei denti e delle gengive, nonché un accurato controllo dell'igiene orale domiciliare. In alcuni casi può essere necessario assumere un antibiotico sotto forma di collutorio o gel per alleviare i sintomi.


La clorexidina è un principio attivo che ha un’azione antimicrobica e antisettica e viene utilizzato molto per la disinfezione della mucosa orale, è molto utile in presenza di gengiviti.




6. Cenni sulle caratteristiche della clorexidina



La clorexidina è una molecola derivata dal cloruro di benzalconio, e si presenta sotto forma di cristalli incolori o bianchi. La sua struttura chimica prevede un anello benzenico substituted da un atomo di azoto, e un gruppo alchilico laterale a catena ramificata. La clorexidina è insolubile in acqua.

 

Le proprietà antisettiche della clorexidina sono dovute all’azione di inibizione delle enzime responsabili della sintesi proteica batterica. La clorexidina è una molecola lipofila, e questa sua proprietà le permette di penetrare facilmente nella membrana cellulare batterica e di agire all’interno della cellula. La clorexidina è efficace contro molti batteri Gram-positivi e Gram-negativi, ma la sua azione è maggiormente orientata verso i primi.

 

In particolare, la clorexidina mostra un’elevata attività contro i batteri appartenenti al genere Staphylococcus, incluso lo Staphylococcus aureus. Quest’ultimo è un microorganismo responsabile di diverse infezioni nosocomiali, ed è particolarmente resistente agli antibiotici. La clorexidina può dunque rivelarsi una molecola molto utile nel trattamento di queste infezioni.

 

Le proprietà batteriostatiche della clorexidina si manifestano con l’arresto delle normali funzioni vitali dei batteri. La clorexidina inibisce la sintesi di ATP, un composto che rappresenta il principale substrato energetico per le cellule. In questo modo, la clorexidina interrompe il metabolismo cellulare e porta all’arresto delle funzioni vitali della cellula.

 

La clorexidina può essere impiegata per trattare diverse infezioni batteriche, come quelle del tratto respiratorio, urinario e gastrointestinale. La clorexidina può essere applicata topicamente o sistemicamente, a seconda della sede di infezione. La clorexidina è disponibile in diverse formulazioni: soluzioni acquose, gel, schiuma cutanea e colluttorio.

 

La clorexidina è un principio attivo generalmente ben tollerato. In alcuni casi possono manifestarsi effetti collaterali locali, come arrossamento e bruciore della pelle. Questi effetti sono generalmente transitori e non richiedono il interruzione del trattamento. Raramente possono manifestarsi effetti collaterali sistemici, come reazioni allergiche e disturbi gastrointestinali. Se questi si manifestano, è necessario interrompere il trattamento e consultare un medico.

Farmaci antiinfiammatori: in alcuni casi il medico o il dentista possono optare per la prescrizione di farmaci antiinfiammatori, per andare ad attenuare il dolore e la forte infiammazione.

La prescrizione di questo tipo di farmaci deve essere effettuata solo da professionisti.

 


7. Prevenzione della gengivite



Il consiglio principale per prevenire la gengivite è quello di avere una costante igiene orale. Lavare i denti dopo ogni pasto, aiutandosi nella pulizia con un filo interdentale e, se necessario, utilizzare anche uno scovolino.



Di seguito alcuni consigli utili per la prevenzione della gengivite:


  • Sottoporsi ad una pulizia dentale professionale almeno una volta all’anno;
  • Non utilizzare lo stesso spazzolino per periodi troppo lunghi, sostituendolo in media ogni tre mesi;
  • Non fumare e non assumere alcolici;
  • Prendersi cura della propria igiene orale costantemente, utilizzando anche colluttori antisettici (chiedere sempre consiglio al proprio dentista per l’utilizzo di questi prodotti in maniera corretta).




8. Prognosi della gengivite


La prognosi della gengivite è generalmente molto buona, soprattutto se la condizione viene diagnosticata e trattata precocemente. La gengivite è una forma di malattia gengivale che è reversibile con un'adeguata igiene orale e cure professionali. Se le persone affette adottano misure correttive tempestive, possono aspettarsi una completa guarigione delle gengive e la prevenzione di ulteriori danni.



Fattori che Migliorano la Prognosi della Gengivite


  • Intervento Precoce: La diagnosi e il trattamento tempestivi possono fermare e invertire i danni causati dalla gengivite.
  • Buona Igiene Orale: Una rigorosa routine di igiene orale, che include spazzolatura dei denti due volte al giorno, uso quotidiano del filo interdentale e l'uso di collutori antibatterici, può aiutare a rimuovere la placca e prevenire l'accumulo futuro.
  • Pulizie Dentali Regolari: Le visite regolari dal dentista per pulizie professionali possono rimuovere la placca e il tartaro che non possono essere eliminati con la sola spazzolatura e l'uso del filo interdentale.
  • Gestione dei Fattori di Rischio: Controllare fattori di rischio come il fumo, il diabete e una dieta povera può migliorare significativamente la prognosi.




Complicazioni se la Gengivite Non è Trattata


Se la gengivite non viene trattata, può progredire verso una forma più grave di malattia gengivale, nota come parodontite. La parodontite può portare alla perdita dei denti e ad altri problemi di salute seri, influenzando negativamente la prognosi.




Monitoraggio della Gengivite e Mantenimento


Anche dopo che la gengivite è stata trattata con successo, è importante continuare con un'ottima igiene orale e visite dentali regolari per prevenire le recidive. Un monitoraggio costante permette di identificare e trattare tempestivamente eventuali segni di ritorno della gengivite.



Con l'adozione di buone pratiche di igiene orale e cure dentali professionali regolari, la gengivite può essere completamente curata, restituendo alle gengive uno stato di salute. La chiave per una buona prognosi è la prevenzione, insieme al riconoscimento precoce dei sintomi e al trattamento tempestivo.




9. Domande frequenti sulla Gengivite



Che cos'è la gengivite?


La gengivite è una forma di malattia parodontale che causa l'infiammazione delle gengive. Si manifesta comunemente con rossore, gonfiore e sanguinamento delle gengive, specialmente durante il lavaggio dei denti. È causata principalmente dall'accumulo di placca, una pellicola appiccicosa di batteri che si forma sui denti. Se non trattata, può progredire verso condizioni più serie, come la parodontite, che può portare alla perdita dei denti.





Quali sono i sintomi della gengivite?


I sintomi più comuni della gengivite includono:


  • Gengive rosse, gonfie o morbide.
  • Sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento o l'uso del filo interdentale.
  • Alitosi persistente o cattivo gusto in bocca.
  • Ritiro delle gengive.
  • Sensibilità dentale.


È importante notare che nei suoi stadi iniziali, la gengivite può essere poco sintomatica, rendendo essenziale la visita regolare dal dentista per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.





Come si previene la gengivite?


La prevenzione della gengivite si concentra sulla riduzione dell'accumulo di placca e tartaro. Ecco alcuni passaggi chiave:


  • Igiene orale quotidiana: Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e utilizzare il filo interdentale quotidianamente.
  • Visite regolari dal dentista: Sottoporsi a pulizie professionali e controlli regolari almeno due volte all'anno.
  • Dieta equilibrata: Limitare gli zuccheri e gli amidi che possono favorire la crescita batterica nella bocca.
  • Smettere di fumare: Il fumo è un noto fattore di rischio per la gengivite e altre malattie orali.





Come si cura la gengivite?


Il trattamento della gengivite mira a ridurre l'infiammazione e a eliminare le cause sottostanti dell'infezione. Le opzioni includono:


  • Pulizia professionale: Rimuovere la placca e il tartaro attraverso una pulizia dentale professionale.
  • Miglioramento dell'igiene orale: Adottare una routine di igiene orale più efficace per ridurre l'accumulo di placca.
  • Rinse boccali antibatterici: Utilizzare risciacqui boccali prescritti per aiutare a ridurre i batteri.
  • Antibiotici: In casi gravi, possono essere necessari antibiotici per eliminare l'infezione.





La gengivite è reversibile?


Sì, la gengivite è generalmente reversibile con un'adeguata igiene orale e trattamenti professionali. La chiave per invertire la gengivite è rimuovere la placca e prevenire la sua ricomparsa. Con un intervento tempestivo e appropriato, è possibile ripristinare la salute delle gengive e prevenire danni a lungo termine ai denti e alle strutture di supporto.




Come faccio a sapere se ho la gengivite?



Per sapere se hai la gengivite, è importante prestare attenzione ai seguenti sintomi, che possono indicare la presenza di questa condizione:


  1. Rossore delle Gengive: Le gengive appaiono più rosse del normale, segno di infiammazione.
  2. Gonfiore delle Gengive: Le gengive possono apparire gonfie o rigonfie a causa dell'infiammazione.
  3. Sanguinamento: Un segno comune di gengivite è il sanguinamento delle gengive durante il lavaggio dei denti o l'uso del filo interdentale, anche con una pressione leggera.
  4. Alitosi: La presenza persistente di alito cattivo o un retrogusto sgradevole in bocca può essere un indicatore.
  5. Retrazione Gengivale: Le gengive possono retrarsi, facendo sembrare i denti più lunghi del normale.
  6. Sensibilità Gengivale: Puoi avvertire dolore o disagio alle gengive quando consumi cibi caldi, freddi o zuccherati.


Se noti uno o più di questi sintomi, è fondamentale consultare un dentista o un igienista dentale per una valutazione professionale. Solo un esperto può diagnosticare correttamente la gengivite, distinguendola da altre condizioni dentali, e consigliarti il trattamento più adatto.


Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono cruciali per prevenire la progressione della gengivite in condizioni più gravi, come la parodontite, che può portare alla perdita dei denti e ad altri problemi di salute. La visita regolare dal dentista, almeno due volte all'anno per controlli e pulizie, è un'ottima strategia preventiva.




Le gengive che sanguinano sono un segno di gengivite?



Sì, le gengive che sanguinano sono uno dei segni più comuni e precoci della gengivite. Questo sintomo si manifesta tipicamente durante il lavaggio dei denti o l'uso del filo interdentale. Anche se può sembrare un fenomeno minore, il sanguinamento delle gengive non dovrebbe mai essere ignorato perché indica che le gengive sono infiammate a causa dell'accumulo di placca lungo il margine gengivale.


La gengivite è l'infiammazione delle gengive causata principalmente dall'accumulo di placca, una pellicola appiccicosa piena di batteri che si forma sui denti quando lo zucchero e l'amido presenti nel cibo interagiscono con i batteri presenti nella bocca. Se la placca non viene rimossa regolarmente attraverso una buona igiene orale, può indurirsi diventando tartaro, che è molto più difficile da rimuovere e può portare a un'ulteriore infiammazione e sanguinamento delle gengive.


Il trattamento precoce della gengivite è fondamentale per prevenire la progressione verso condizioni più gravi come la parodontite, che può portare alla perdita dei denti. Una corretta igiene orale quotidiana, che include spazzolatura dei denti due volte al giorno e l'uso del filo interdentale, è essenziale per rimuovere la placca e prevenire l'infiammazione gengivale. Inoltre, visite regolari dal dentista per controlli e pulizie professionali possono aiutare a mantenere la salute delle tue gengive. Se noti sanguinamento delle gengive, è importante consultare un dentista per una valutazione e per ricevere consigli su come migliorare la tua igiene orale e trattare la gengivite.




Gengive gonfie e rosse: è gengivite?



Sì, le gengive gonfie e rosse sono sintomi classici della gengivite. Questi segni indicano un'infiammazione delle gengive, spesso causata dall'accumulo di placca, una sostanza appiccicosa piena di batteri che si forma sui denti. La placca irrita le gengive, portando a gonfiore, rossore e, in molti casi, sanguinamento durante il lavaggio dei denti o l'uso del filo interdentale.


La gengivite è lo stadio iniziale delle malattie gengivali ed è reversibile con un'adeguata igiene orale e cure professionali. Se non trattata, però, può evolvere in parodontite, una condizione più grave che può danneggiare i tessuti molli e l'osso che sostiene i denti, portando potenzialmente alla perdita dei denti.



Oltre a gengive gonfie e rosse, altri sintomi della gengivite possono includere:


  • Sanguinamento delle gengive durante e dopo il lavaggio dei denti.
  • Alitosi persistente o gusto cattivo in bocca.
  • Retrazione delle gengive.
  • Sensibilità o dolore delle gengive.




Alito cattivo e gengivite: c'è un legame?



Sì, c'è un legame diretto tra alito cattivo (o alitosi) e gengivite. L'alito cattivo è uno dei sintomi comuni della gengivite e può essere causato dall'accumulo di batteri dannosi nella bocca, soprattutto quando la placca e il tartaro si formano lungo e sotto il margine gengivale.


La gengivite è un'infiammazione delle gengive causata principalmente dall'accumulo di placca, una pellicola appiccicosa di batteri che si forma sui denti. Se non rimossa efficacemente con una buona igiene orale, la placca può indurirsi trasformandosi in tartaro, che contribuisce ulteriormente all'infiammazione gengivale e alla formazione di alitosi.


I batteri presenti nella placca producono sostanze tossiche che irritano le gengive, causando l'infiammazione che caratterizza la gengivite. Questi batteri sono anche responsabili della produzione di composti solforati volatili (CSV), che hanno un odore sgradevole e sono una causa comune di alito cattivo.



Per combattere l'alito cattivo associato alla gengivite, è fondamentale adottare una rigorosa routine di igiene orale che includa:


  • Spazzolatura regolare: Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro per rimuovere la placca.
  • Uso del filo interdentale: Usare quotidianamente il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo e la placca tra i denti e lungo il margine gengivale, dove lo spazzolino potrebbe non arrivare.
  • Sciacqui orali antibatterici: Utilizzare collutori antibatterici può aiutare a ridurre la quantità di batteri dannosi nella bocca.
  • Visite regolari dal dentista: Effettuare controlli e pulizie professionali regolari per rimuovere la placca e il tartaro che non possono essere eliminati con la sola spazzolatura e l'uso del filo interdentale.


Se l'alito cattivo persiste nonostante una buona igiene orale, è importante consultare un dentista per escludere altre cause possibili e ricevere un trattamento specifico per la gengivite o altre condizioni orali che potrebbero essere alla base del problema.




Diabete e gengivite: c'è un legame?



Sì, esiste un legame significativo tra il diabete e la gengivite. Questa relazione è bidirezionale: il diabete può aumentare il rischio di sviluppare malattie gengivali, e le malattie gengivali gravi possono influenzare il controllo della glicemia e contribuire alla progressione del diabete.



Come il Diabete Influenza le Malattie Gengivali


Il diabete, soprattutto quando non è ben controllato, può compromettere la capacità del corpo di combattere le infezioni, inclusa la capacità di combattere i batteri che possono causare la gengivite. Inoltre, gli alti livelli di glucosio nel sangue possono favorire un ambiente orale che permette una crescita più rapida dei batteri che causano la malattia gengivale. Di conseguenza, le persone con diabete hanno un rischio maggiore di sviluppare gengivite e, successivamente, parodontite, una forma più grave di malattia gengivale.




Come le Malattie Gengivali Influenzano il Diabete


D'altra parte, le malattie gengivali possono rendere più difficile il controllo del diabete. L'infiammazione causata dalla parodontite può aumentare la resistenza all'insulina e, di conseguenza, influenzare negativamente il controllo della glicemia. Gli studi hanno mostrato che il trattamento delle malattie gengivali può migliorare il controllo del diabete, suggerendo un legame molto stretto tra la salute orale e il controllo della glicemia.




Prevenzione e Trattamento


Per le persone con diabete, è essenziale mantenere una buona igiene orale e fare visite regolari dal dentista per prevenire e trattare la gengivite. Questo include spazzolatura regolare, uso del filo interdentale e pulizie professionali periodiche. Allo stesso modo, un buon controllo del diabete può ridurre il rischio di sviluppare malattie gengivali gravi.


In conclusione, il diabete e la gengivite sono strettamente collegati, e la gestione efficace di entrambi può aiutare a migliorare la salute generale e il benessere. Se hai il diabete, parla con il tuo dentista e il tuo medico su come gestire al meglio queste condizioni per mantenere sia la tua salute orale che quella generale.




Quale spazzolino da denti è meglio per la gengivite?



Donna che spazzola i denti per prevenire la gengivite


Per chi soffre di gengivite o vuole prevenirla, l'utilizzo di uno spazzolino da denti adatto è fondamentale per mantenere una buona igiene orale senza irritare ulteriormente le gengive già infiammate. Gli esperti di solito raccomandano:



Spazzolino da Denti Morbido


  • Setole Morbide: Le setole morbide sono essenziali per chi soffre di gengivite perché sono delicate sulle gengive e sulla smalto dei denti. Gli spazzolini con setole dure possono aggravare l'infiammazione e il sanguinamento delle gengive.
  • Efficienza nella Rimozione della Placca: Anche se le setole sono morbide, dovrebbero essere efficaci nella rimozione della placca per prevenire l'accumulo che causa la gengivite.




Spazzolini Elettrici vs Manuali


  • Spazzolini Elettrici: Molti studi indicano che gli spazzolini elettrici sono più efficaci nel rimuovere la placca e ridurre la gengivite rispetto agli spazzolini manuali. Gli spazzolini elettrici con modalità per gengive sensibili o modalità di pulizia specifica per la gengivite possono essere particolarmente utili.
  • Spazzolini Manuali: Se preferisci uno spazzolino manuale, assicurati che abbia setole morbide e che lo usi con la giusta tecnica per evitare di danneggiare le gengive.




Considerazioni Aggiuntive


  • Dimensione della Testa dello Spazzolino: Una testa piccola può raggiungere meglio le aree difficili da pulire intorno ai denti e lungo il margine gengivale.
  • Manico Ergonomico: Un manico che si adatta comodamente alla mano può migliorare la tecnica di spazzolamento e la facilità di utilizzo.




Consigli per lo Spazzolamento


  • Tecnica di Spazzolamento: Usa movimenti delicati e circolari, concentrati lungo il margine gengivale e sui denti, evitando di esercitare una pressione eccessiva che può irritare ulteriormente le gengive.
  • Frequenza: Spazzola i denti almeno due volte al giorno per almeno due minuti, prestando particolare attenzione alle aree intorno alla linea gengivale.



Fonti dell'articolo:


👉 Ministero della Salute


👉 NHS




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Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

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