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Salame - Alimenti

SALAME

 

1. Definizione e origini del Salame
2. Processo di produzione e tipi di Salame
3. Possibili benefici e controindicazioni del Salame
4. Composizione chimica e valore energetico


 

1. Definizione e origini del Salame

 

Il salame è un insaccato di carne tritata e condita, generalmente di maiale, anche se possono essere utilizzate anche carni di bovini, caprini o ovini. La carne viene mescolata con spezie e aromi come aglio, pepe nero, finocchio, coriandolo, paprika e sale.
Il tutto viene insaccato in un involucro di budello naturale o sintetico e lasciato stagionare per un periodo di tempo variabile, che può andare da poche settimane a diversi mesi o anche anni, a seconda del tipo di salame. Durante la stagionatura, il salame acquisisce il suo caratteristico sapore e aroma, diventando più duro e asciutto al tatto. Il salame viene solitamente servito come antipasto, accompagnato da formaggio, pane e/o vino.
Le origini del salame risalgono probabilmente all'antica Roma, dove l'usanza di produrre insaccati di carne tritata e speziata era già diffusa. Tuttavia, la sua diffusione come lo conosciamo oggi è strettamente legata alla storia dell'Europa medievale.
In quel periodo, la produzione di salumi diventò molto importante per l'alimentazione della popolazione, poiché la carne era una delle poche fonti di proteine disponibili.
Inoltre, la conservazione della carne tramite la salagione e la stagionatura era una pratica comune in un'epoca in cui non esistevano i moderni metodi di refrigerazione.
Il salame si diffuse rapidamente in tutta Europa, grazie anche alla sua facilità di conservazione e alla capacità di essere trasportato senza deteriorarsi.
In Italia, diventò particolarmente popolare in alcune regioni, come la Toscana, l'Emilia-Romagna e la Lombardia.
Oltre all'Italia, il salame è diventato un alimento tipico di molte altre nazioni europee, come la Francia, la Germania, la Spagna e i Paesi Bassi, dove si producono diverse varietà regionali. Anche in America Latina, dove l'influenza della cultura europea è stata forte, il salame è molto diffuso, ad esempio in Argentina, Uruguay e Brasile.
Oggi il salame è un alimento molto apprezzato in tutto il mondo, e la sua produzione e commercializzazione sono sottoposte a rigorose norme igieniche e di qualità per garantire la sicurezza alimentare dei consumatori.

 

2. Processo di produzione e tipi di Salame

 

Il processo di produzione del salame può variare leggermente a seconda della varietà di salame e delle tradizioni locali, ma in generale segue alcuni passaggi comuni:
1) Preparazione della carne: la carne utilizzata per il salame deve essere di alta qualità e priva di grasso e nervi. Viene quindi macinata e mescolata con spezie e aromi, come sale, pepe, aglio e vino.
2) Insaccatura: la miscela di carne e spezie viene poi insaccata in budelli naturali o sintetici, in base alle tradizioni locali. Durante l'insaccatura, si cerca di eliminare il più possibile l'aria all'interno del budello per evitare la formazione di muffe indesiderate.
3) Legatura: i salami vengono poi legati con spago o fascette per mantenere la forma e consentire una migliore stagionatura.
4) Stagionatura: i salami vengono appesi in un ambiente fresco e ventilato, dove vengono lasciati a stagionare per un periodo che può variare da alcune settimane fino a diversi mesi, a seconda della varietà di salame e delle preferenze locali. Durante la stagionatura, il salame subisce una serie di trasformazioni chimiche e microbiologiche, che conferiscono al prodotto il suo sapore caratteristico.

Esistono molte varietà di salame, ognuna caratterizzata da sapori, aromi e consistenze differenti, a seconda delle regioni in cui viene prodotto.
Ecco una breve descrizione di alcune delle varietà più famose:
1) Salame di Felino: originario dell'Emilia-Romagna, è un salame dalla pasta grossa, dal sapore forte e aromatico, che viene insaccato in un budello di grande diametro. La sua stagionatura può durare fino a 9 mesi, durante i quali si sviluppa il suo caratteristico sapore speziato.
2) Salame Milano: tipico della Lombardia, è un salame dalla pasta morbida e saporita, arricchita da una miscela di spezie tra cui il finocchio. Viene stagionato per circa 3 mesi, durante i quali si sviluppa il suo sapore delicato e leggermente dolce.
3) Salame Napoli: originario della Campania, presenta una forma allungata, un colore rosso scuro ed è speziato con pepe nero in grani. È un salame a grana media, dal sapore intenso e con una leggera nota affumicata. Il periodo minimo di stagionatura varia in funzione della pezzatura in ogni caso non è mai inferiore ai 30 giorni.
4) Salame ungherese: noto anche come "kolbász", è una varietà di salame tipica dell'Ungheria. La sua preparazione prevede l'utilizzo di carne di maiale, che viene macinata finissima e insaporita con spezie e aromi come pepe nero, paprika, aglio. L’impasto viene insaccato in budelli naturali o artificiali e sottoposto ad affumicatura. Viene infine stagionato per un periodo di almeno 3 mesi.
5) Salame cacciatorino: diffuso in molte regioni italiane, è un salame di piccole dimensioni a pasta dura, dal sapore forte e speziato, arricchito da spezie come pepe nero, aglio e finocchio. Viene insaccato in budelli stretti e lunghi, e stagionato per circa 2 mesi.
6) Finocchiona: è una varietà di salame originaria della Toscana. È caratterizzata dal suo sapore delicato e dolce, arricchito da semi di finocchio selvatico che conferiscono al prodotto il suo aroma caratteristico. La finocchiona viene preparata utilizzando carne di maiale macinata grossolanamente e insaccata in budelli naturali. Viene poi stagionata per alcune settimane, durante le quali si sviluppa il suo sapore unico.
7) Soppressata calabrese: è una varietà di salame piccante originaria della Calabria. Viene preparata utilizzando carne di maiale, tagliata a cubetti e mescolata con spezie come peperoncino, aglio, sale e pepe nero. La miscela viene poi insaccata in budelli naturali e lasciata stagionare per diversi mesi, durante i quali si sviluppa il suo sapore piccante e intenso.



3. Possibili benefici e controindicazioni del Salame

 

La composizione chimica del salame varia a seconda della sua preparazione e delle materie prime utilizzate, ma in generale il salame è costituito principalmente da:
- Proteine: costituiscono circa il 20-25% del peso del salame e sono essenziali per la crescita e la riparazione dei tessuti del corpo. Le proteine del salame sono di alta qualità e contengono tutti gli amminoacidi essenziali necessari per l'organismo umano.
- Grassi: costituiscono circa il 30-40% del peso del salame e forniscono energia al corpo, ma possono anche contribuire alla formazione di colesterolo e ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Il salame contiene principalmente grassi saturi, ma anche una quantità significativa di grassi insaturi, tra cui acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi.
- Carboidrati: costituiscono solo una piccola parte del peso del salame (meno dell'1%) e sono principalmente sotto forma di zuccheri naturali presenti nella carne utilizzata nella produzione del salame.
- Sale: viene utilizzato come conservante e per aggiungere sapore al salame. Il contenuto di sale può variare da un produttore all'altro, ma di solito rappresenta circa il 3-5% del peso del salame.
- Acqua: viene utilizzata nella produzione del salame per facilitare la lavorazione della carne e l'insaccamento. L'acqua può costituire fino al 10% del peso del salame.
Il salame contiene anche una varietà di vitamine e minerali, sebbene in quantità relativamente basse. Tra le vitamine presenti nel salame troviamo la vitamina B1, la vitamina B2, la vitamina B3 e la vitamina B12. Tra i minerali presenti nel salame troviamo il ferro, il sodio e lo zinco.
Il salame andrebbe consumato con moderazione e all'interno di una dieta equilibrata e varia, e solo in questo modo può essere considerato una buona fonte di proteine di alta qualità, che contribuiscono alla crescita e al mantenimento della massa muscolare.

Se consumato in eccesso, può comportare alcune controindicazioni per la salute, come ad esempio:
- Alto contenuto di grassi saturi: il salame è un alimento ad alto contenuto di grassi saturi, che se consumati in eccesso possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari come l'ipertensione arteriosa, l'aterosclerosi e l'infarto del miocardio.
- Alto contenuto di sale: il salame è anche un alimento ad alto contenuto di sale, che se consumato in eccesso può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa, malattie renali e altri problemi di salute.
- Contaminazione batterica: il salame è un alimento crudo e non pastorizzato, quindi può essere contaminato da batteri come la salmonella, la listeria e l'E. coli, che possono causare infezioni alimentari e altri problemi di salute.
- Intolleranze e allergie alimentari: il salame contiene ingredienti come il lattosio, il glutine e il nitrato di sodio, che possono causare problemi di salute per le persone che hanno intolleranze o allergie a questi ingredienti.






4. Composizione chimica e valore energetico

 

 

Nella tabella sottostante sono presenti la composizione chimica e il valore energetico per 100g di salame.

 

 

Composizione Chimica

Quantità

Calorie

466 kcal

Proteine

19,8 g

Grassi

42,2 g

Carboidrati

0,6 g

Fibre

0 g

Zuccheri

0 g

Sale

3,7 g

Colesterolo

76 mg

Vitamina B1

0,24 mg

Vitamina B2

0,50 mg

Vitamina B3

5,23 mg

Vitamina B6

0,30 mg

Vitamina B12

1,1 µg

Vitamina E

0,20 mg

Sodio

1460 mg

Potassio

200 mg

Ferro

2,6 mg

Zinco

3,9 mg

Selenio

17,5 µg

 

 

 

 

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