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Allergia

Allergia

Scopri sintomi, cause e trattamenti per le allergie, con risposte alle domande più comuni per una gestione efficace e sicura delle reazioni allergiche.

In questo articolo troverai:

     

    1. Introduzione all'Allergia



    Che cos’è l’allergia?



    L'allergia è una reazione del sistema immunitario a una sostanza normalmente innocua per la maggior parte delle persone, chiamata allergene. Quando una persona allergica entra in contatto con un allergene, il corpo lo percepisce come una minaccia e attiva una risposta immunitaria, che porta al rilascio di sostanze chimiche, come l'istamina. Questa risposta può provocare una serie di sintomi, che variano in base al tipo di allergia e all'intensità della reazione.
    Esistono molti tipi di allergie, ognuno associato a specifici allergeni e con sintomi diversi. Le allergie più comuni includono quelle alimentari, respiratorie, cutanee e stagionali, ma esistono anche allergie meno frequenti come quelle ai farmaci o alle punture di insetti.




    Come si sviluppano le allergie?



    Le allergie si sviluppano principalmente per una predisposizione genetica. Se uno o entrambi i genitori soffrono di allergie, aumenta la probabilità che anche i figli ne siano affetti. Oltre alla genetica, anche l'esposizione ambientale gioca un ruolo importante: vivere in ambienti con alti livelli di allergeni, inquinanti o sostanze irritanti può influenzare l’insorgere delle allergie.




    2. Principali Tipologie di Allergia

     


    Allergie Alimentari



    Le allergie alimentari sono una risposta immunitaria che si attiva quando l’organismo percepisce determinate proteine presenti in alcuni cibi come una minaccia. Gli alimenti che causano più comunemente allergie includono arachidi, noci, latte, uova, pesce, crostacei, soia e grano. Quando una persona allergica consuma uno di questi alimenti, il sistema immunitario rilascia istamina e altre sostanze chimiche che provocano sintomi. Gli effetti variano da lievi a potenzialmente letali e possono includere orticaria, prurito, gonfiore della bocca o della lingua, crampi addominali, nausea e, nei casi più gravi, anafilassi, una reazione sistemica che può compromettere la respirazione e richiede immediato trattamento medico con adrenalina.
    Le allergie alimentari possono comparire in qualsiasi momento della vita, anche se alcune, come l'allergia al latte o alle uova, sono più comuni nei bambini e possono diminuire con il tempo. Per gestire le allergie alimentari, è essenziale evitare l’alimento allergenico e portare con sé un dispositivo di iniezione di emergenza (adrenalina) se si è a rischio di anafilassi.




    Allergie Respiratorie



    Le allergie respiratorie sono scatenate da allergeni presenti nell’aria, come il polline, la polvere, le spore di muffa e i peli degli animali domestici. Le allergie al polline, note anche come febbre da fieno o rinite allergica, sono stagionali e si verificano principalmente in primavera e in autunno, quando la concentrazione di polline nell'aria è elevata. I sintomi includono starnuti, prurito agli occhi, congestione nasale e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie. L'asma allergica è una forma di allergia respiratoria in cui gli allergeni causano un'infiammazione delle vie aeree, restringendo i bronchi e portando a sintomi come respiro sibilante, tosse e senso di oppressione al petto.
    Il trattamento delle allergie respiratorie prevede antistaminici per ridurre i sintomi e, nei casi di asma allergica, farmaci broncodilatatori e corticosteroidi per migliorare la respirazione. L’immunoterapia, o terapia di desensibilizzazione, è una soluzione a lungo termine che mira a ridurre la sensibilità agli allergeni respiratori.




    Allergie Cutanee



    Le allergie cutanee comprendono diverse condizioni, come la dermatite da contatto, l’eczema e l’orticaria. La dermatite da contatto si verifica quando la pelle entra in contatto con un allergene come il nichel, i cosmetici, i profumi, i saponi o alcune piante (ad esempio, l'edera velenosa). L’eczema, noto anche come dermatite atopica, è un’infiammazione cronica della pelle caratterizzata da prurito, arrossamento e desquamazione. L’orticaria è una reazione cutanea con formazione di pomfi pruriginosi che possono essere scatenati da allergie alimentari, farmaci o altri fattori.
    I trattamenti per le allergie cutanee includono antistaminici, corticosteroidi e, nei casi più gravi, farmaci immunosoppressori. Anche evitare il contatto con gli allergeni è fondamentale per prevenire episodi allergici cutanei.




    Allergie ai Farmaci



    Le allergie ai farmaci si manifestano quando il sistema immunitario reagisce a un farmaco come se fosse un invasore. Antibiotici come la penicillina, antinfiammatori e alcuni vaccini sono tra i farmaci che più comunemente causano reazioni allergiche. I sintomi possono includere eruzioni cutanee, prurito, gonfiore e, nei casi di allergia grave, shock anafilattico.
    Per le persone che sanno di avere un’allergia ai farmaci, è essenziale informare i medici in modo da evitare la somministrazione del farmaco responsabile. In caso di reazioni, è spesso necessario interrompere immediatamente il farmaco e trattare la reazione con antistaminici o corticosteroidi.



    Allergie Stagionali



    Le allergie stagionali sono causate dai pollini rilasciati dalle piante durante la fioritura, in particolare in primavera e autunno. La reazione allergica è provocata da piante come l’ambrosia, l’erba medica e alcuni alberi, e i sintomi includono naso che cola, starnuti, prurito e lacrimazione. In alcuni casi, queste allergie stagionali si associano ad asma allergica, peggiorando la qualità della vita nei periodi di maggiore esposizione.
    Per alleviare i sintomi, si possono usare antistaminici, decongestionanti e spray nasali corticosteroidi. Anche l’uso di purificatori d'aria e la chiusura delle finestre durante i picchi di polline possono aiutare a ridurre l'esposizione.




    Allergie agli Insetti



    Le allergie agli insetti sono reazioni al veleno iniettato attraverso le punture di insetti come api, vespe, calabroni e formiche rosse. In alcune persone, una puntura può causare una grave reazione allergica, chiamata anafilassi, che può essere letale se non trattata immediatamente. I sintomi includono gonfiore esteso, prurito, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, perdita di coscienza.
    Chi ha una nota allergia agli insetti dovrebbe sempre portare con sé un autoiniettore di adrenalina e cercare di evitare le aree dove è più probabile l’incontro con insetti.




    Allergie al Lattice



    L'allergia al lattice è una reazione alle proteine presenti nella gomma naturale utilizzata per produrre guanti, palloncini, cerotti e altri oggetti. Le persone con questa allergia possono sviluppare reazioni come prurito, eruzioni cutanee, orticaria e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie o anafilassi.

    Per evitare reazioni, è necessario evitare il contatto con prodotti contenenti lattice e cercare alternative realizzate in materiali sintetici, come guanti in nitrile o vinile.

     



    3. Sintomi Comuni delle Allergie

     


    Le allergie possono manifestarsi in una vasta gamma di sintomi e manifestazioni, che variano a seconda del tipo di allergia e della gravità della reazione. Ecco un'analisi più dettagliata dei sintomi in relazione al tipo di allergia:

     


    Sintomi delle Allergie Alimentari



    Le allergie alimentari possono scatenare sintomi immediati o che si sviluppano entro poche ore dall'ingestione dell'alimento allergenico. I sintomi più comuni includono:


    - Prurito o formicolio in bocca;
    - Gonfiore delle labbra, della lingua e della gola;
    - Orticaria o eruzioni cutanee;
    - Crampi addominali, nausea, vomito o diarrea;
    - Anafilassi nei casi gravi, caratterizzata da difficoltà respiratorie, calo della pressione e perdita di coscienza, richiedendo un intervento medico immediato.




    Sintomi delle Allergie Respiratorie



    Le allergie respiratorie sono causate principalmente dall'inalazione di allergeni come polline, polvere, muffe e peli di animali. I sintomi principali includono:


    - Starnuti frequenti e persistenti;
    - Congestione e naso che cola;
    - Prurito al naso, alla gola e agli occhi;
    - Lacrimazione e arrossamento degli occhi;
    - Tosse e, in caso di asma allergica, respiro sibilante e senso di oppressione al petto, soprattutto nei periodi di maggiore esposizione all'allergene (primavera per il polline).




    Sintomi delle Allergie Cutanee



    Le allergie cutanee, come la dermatite da contatto e l’orticaria, si manifestano principalmente sulla pelle e includono:


    - Eruzioni cutanee e arrossamento localizzato;
    - Prurito intenso sulla zona colpita;
    - Gonfiore o formazione di pomfi (orticaria);
    - Vesciche o desquamazione della pelle (soprattutto nella dermatite da contatto causata dal contatto con metalli o sostanze irritanti).
    Le reazioni possono essere immediate o ritardate e, in caso di contatto continuo con l'allergene, i sintomi possono diventare cronici.




    Sintomi delle Allergie ai Farmaci



    Le allergie ai farmaci possono avere manifestazioni diverse, a seconda del farmaco e della sensibilità dell’individuo. I sintomi includono:


    - Eruzioni cutanee o orticaria;
    - Prurito diffuso;
    - Gonfiore del viso o delle estremità;
    - Sintomi gastrointestinali come nausea e vomito;
    - Anafilassi, con sintomi gravi come difficoltà respiratorie e calo della pressione, specialmente con antibiotici come la penicillina.




    Sintomi delle Allergie Stagionali



    Le allergie stagionali, causate principalmente dai pollini, provocano sintomi che si manifestano durante i periodi di alta concentrazione di polline. Questi includono:


    - Starnuti e naso che cola;
    - Congestione nasale e prurito alla gola;
    - Prurito agli occhi, arrossamento e lacrimazione (congiuntivite allergica);
    - Affaticamento e mal di testa, spesso causati dalla congestione.




    Sintomi delle Allergie agli Insetti



    Le reazioni alle punture di insetti possono variare da lievi a gravi, e nei soggetti allergici includono:


    - Gonfiore e arrossamento attorno alla puntura;
    - Dolore e prurito intensi;
    - Eruzioni cutanee o orticaria lontano dalla zona della puntura;
    - Nei casi gravi, anafilassi, che si manifesta con sintomi sistemici come gonfiore della gola, difficoltà respiratorie, calo della pressione sanguigna e vertigini.




    Sintomi delle Allergie al Lattice



    L'allergia al lattice si verifica a contatto con oggetti in lattice (guanti, palloncini). I sintomi includono:


    - Eruzioni cutanee e prurito nelle aree di contatto;
    - Gonfiore e, nei casi più gravi, orticaria o angioedema;
    - Sintomi respiratori come respiro sibilante, naso che cola e tosse se il lattice viene inalato (ad esempio, in ambienti con guanti in lattice).




    4. Cause Principali delle Allergie

     


    Principali Cause



    Le allergie sono causate da una reazione del sistema immunitario che percepisce alcune sostanze innocue come una minaccia e attiva una risposta per difendere l'organismo. Questo processo di “ipersensibilità” può essere influenzato da vari fattori, che includono genetica, ambiente e stato di salute individuale. Vediamo le principali cause che possono scatenare o favorire le allergie:


    Predisposizione genetica


    La genetica gioca un ruolo importante nello sviluppo delle allergie. Se uno o entrambi i genitori soffrono di allergie, i figli hanno maggiori probabilità di svilupparle, un fenomeno noto come “atopia.” Tuttavia, il tipo di allergia non è necessariamente ereditato in modo diretto. Ad esempio, un genitore con allergia alimentare potrebbe avere un figlio con allergia stagionale o respiratoria, e viceversa.




    Fattori ambientali


    L'ambiente in cui si vive può influenzare la probabilità di sviluppare allergie. Fattori come l'inquinamento atmosferico, il fumo di sigaretta, il livello di esposizione a sostanze chimiche e la presenza di allergeni come pollini, polveri e muffe sono determinanti. Le persone che vivono in ambienti urbani, per esempio, hanno tendenzialmente una maggiore esposizione a fattori allergenici rispetto a chi vive in campagna.




    Esposizione agli allergeni


    L'esposizione precoce o costante a determinati allergeni può aumentare la probabilità di sviluppare allergie. Ad esempio, bambini che vivono in ambienti in cui sono presenti animali domestici, muffe o polline, o che sono esposti a determinati alimenti sin da piccoli, possono sviluppare una sensibilità più alta a questi elementi rispetto a chi non ha avuto un'esposizione precoce.




    Sistema immunitario compromesso o indebolito


    Un sistema immunitario indebolito a causa di infezioni, malattie croniche o una dieta carente di nutrienti può aumentare il rischio di allergie. Quando il sistema immunitario è compromesso, tende a rispondere in modo eccessivo a sostanze normalmente innocue, percependole come pericolose. Questo può accadere anche quando una persona è sotto stress o affaticamento.




    Dieta e abitudini alimentari


    Alcune allergie, specialmente quelle alimentari, possono svilupparsi in presenza di una dieta specifica o di carenze nutrizionali. L’introduzione ritardata di alcuni alimenti (come le arachidi nei bambini) è associata a un rischio maggiore di sviluppare allergie alimentari. Inoltre, la carenza di vitamine come la vitamina D può influenzare negativamente il sistema immunitario e aumentare la sensibilità agli allergeni.




    Inquinamento e cambiamenti climatici


    L'inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici stanno influenzando il livello e la durata dell'esposizione a certi allergeni, come il polline. Gli inverni miti e le primavere più lunghe aumentano la quantità di polline nell'aria e prolungano la stagione allergica. Inoltre, l'inquinamento può rendere il polline più allergenico, intensificando i sintomi nelle persone sensibili.




    Uso di antibiotici e ridotta esposizione a microbi


    La “teoria dell'igiene” suggerisce che una ridotta esposizione a microbi e batteri durante l'infanzia, spesso dovuta all'uso diffuso di antibiotici e all’igiene eccessiva, può interferire con lo sviluppo naturale del sistema immunitario. Questa ridotta esposizione potrebbe portare il sistema immunitario a identificare erroneamente sostanze innocue come pericolose, aumentando il rischio di sviluppare allergie.




    Come le Cause Influenzano i Sintomi delle Allergie



    Le cause sopra elencate influenzano in modo diretto i sintomi delle allergie. Un'esposizione costante o un forte stimolo esterno possono innescare sintomi immediati, come starnuti, prurito, arrossamento e gonfiore, mentre cause genetiche o ambientali tendono a favorire una sensibilità più latente, che può intensificarsi con l’aumento dell’età o in presenza di altri fattori predisponenti.




    5. Diagnosi e Test

     


    La diagnosi delle allergie coinvolge una serie di test e valutazioni cliniche volte a identificare gli allergeni responsabili dei sintomi del paziente. Di seguito sono riportate informazioni dettagliate sui metodi diagnostici comunemente utilizzati:




    Storia Clinica



    Il medico raccoglierà una storia clinica dettagliata per comprendere i sintomi del paziente, la loro durata e frequenza, così come la storia familiare di allergie e altre condizioni mediche.




    Test Cutanei



    I test cutanei sono comunemente utilizzati per identificare gli allergeni specifici che scatenano le reazioni allergiche. Durante questi test, piccole quantità di allergeni vengono applicate sulla pelle del paziente, di solito sul braccio o sulla schiena, e successivamente viene eseguito un piccolo graffio o puntura per consentire all'allergene di entrare in contatto con la pelle. Se il paziente è allergico a un determinato allergene, si svilupperà una reazione cutanea, come arrossamento, gonfiore o prurito, nella zona interessata.


    test cutanei utilizzati per identificare allergeni specifici che scatenano reazioni allergiche



    Test di Sangue



    I test di sangue, noti anche come test IgE specifici, misurano i livelli di anticorpi IgE nel sangue del paziente in risposta a determinati allergeni. Questi test possono essere utilizzati per confermare o escludere allergie specifiche.




    Test di Provocazione



    Nei casi in cui la diagnosi non è chiara o i risultati dei test precedenti sono ambigui, il medico può raccomandare un test di provocazione. Durante questo test, il paziente viene esposto agli allergeni sospetti in un ambiente controllato, mentre il medico monitora attentamente le eventuali reazioni.




    Altri Test



    Altri test diagnostici possono includere la spirometria per valutare la funzione polmonare, i test di allergia alimentare e la valutazione della tolleranza al glutine per le allergie alimentari specifiche.



    La diagnosi accurata delle allergie è fondamentale per identificare gli allergeni responsabili e sviluppare un piano di gestione efficace. Consultare un allergologo per una valutazione completa e una diagnosi precisa.




    6. Rimedi e Trattamenti per le Allergie



    Il trattamento delle allergie si concentra principalmente sul controllo dei sintomi e sulla riduzione delle reazioni allergiche, poiché non esiste una cura definitiva. Le strategie includono farmaci, immunoterapia e cambiamenti nello stile di vita, spesso combinati in base alla gravità e al tipo di allergia. Ecco una panoramica dei principali rimedi e trattamenti disponibili:



    Farmaci Antistaminici


    Gli antistaminici sono uno dei trattamenti più comuni per le allergie. Questi farmaci bloccano l’azione dell’istamina, una sostanza che il sistema immunitario rilascia durante una reazione allergica e che provoca prurito, starnuti e gonfiore. Gli antistaminici sono disponibili in diverse forme, come compresse, spray nasali e colliri, e sono utilizzati per gestire allergie stagionali, alimentari e respiratorie. I più comuni includono loratadina, cetirizina e fexofenadina, che sono generalmente sicuri anche per trattamenti prolungati.




    Corticosteroidi


    I corticosteroidi sono farmaci antinfiammatori che aiutano a ridurre il gonfiore e il rossore associati alle allergie. Sono disponibili sotto forma di spray nasali per la rinite allergica, pomate per le allergie cutanee, colliri e inalatori per le allergie respiratorie. I corticosteroidi sono particolarmente efficaci per trattare sintomi persistenti e severi, ma il loro uso a lungo termine deve essere monitorato da un medico per evitare effetti collaterali.




    Decongestionanti


    I decongestionanti sono utili per alleviare la congestione nasale nelle allergie respiratorie. Agiscono restringendo i vasi sanguigni nelle vie nasali, riducendo il gonfiore e facilitando la respirazione. I decongestionanti sono disponibili sotto forma di spray nasale o compresse, ma il loro uso deve essere limitato a pochi giorni consecutivi per evitare il rischio di congestione di rimbalzo (un peggioramento dei sintomi una volta interrotto il trattamento).




    Immunoterapia (Desensibilizzazione)


    L’immunoterapia allergenica, nota anche come desensibilizzazione, è un trattamento a lungo termine che riduce la sensibilità del sistema immunitario agli allergeni. Consiste nella somministrazione di piccole quantità dell’allergene attraverso iniezioni o gocce sublinguali, con l’obiettivo di abituare progressivamente il corpo a tollerare la sostanza. L’immunoterapia è particolarmente efficace per le allergie respiratorie, come quelle al polline, alla polvere e agli acari, ma può richiedere diversi anni per ottenere risultati duraturi.




    Epinefrina (Adrenalina) per le Reazioni Anafilattiche


    L’epinefrina è il trattamento di emergenza per le reazioni allergiche gravi, come l’anafilassi, che può essere scatenata da allergie alimentari, punture di insetti o farmaci. L’iniezione di epinefrina agisce rapidamente per rilassare i muscoli delle vie respiratorie e aumentare la pressione sanguigna, contrastando gli effetti dell’anafilassi. Le persone con rischio di anafilassi devono portare sempre con sé un autoiniettore di epinefrina (ad esempio, EpiPen) e seguire un piano d'azione per le emergenze.




    Rimedi Naturali e Integratori


    Alcuni rimedi naturali e integratori possono aiutare a ridurre i sintomi delle allergie, anche se non sostituiscono i trattamenti medici. Tra i più comuni:

    - Quercetina: un flavonoide che si trova in alimenti come cipolle, mele e tè, noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antistaminiche naturali.
    - Vitamina C: ha un effetto antistaminico naturale e può essere utile per ridurre l’infiammazione associata alle allergie.
    - Miele locale: spesso consigliato per le allergie stagionali, poiché potrebbe desensibilizzare l’organismo al polline locale.
    - Oli essenziali: oli come quello di eucalipto e menta possono alleviare la congestione nasale quando inalati, ma devono essere usati con cautela per evitare irritazioni.




    Prevenzione e Cambiamenti nello Stile di Vita


    La prevenzione e la gestione delle allergie spesso includono anche strategie per ridurre l’esposizione agli allergeni. Questi cambiamenti nello stile di vita sono essenziali per minimizzare i sintomi:

    - Evitare gli allergeni: evitare alimenti o ambienti che contengono allergeni noti è il modo più efficace per prevenire le reazioni.
    - Pulizia regolare della casa: per ridurre polvere, acari e muffe, pulire frequentemente e usare aspirapolveri con filtri HEPA può aiutare a minimizzare i sintomi.
    - Mantenere un ambiente umido: in casa può aiutare a ridurre gli allergeni in sospensione nell’aria, mentre l’uso di deumidificatori può ridurre la proliferazione delle muffe.
    - Evitare di uscire nelle ore di picco del polline: per le allergie stagionali, limitare le attività all'aperto durante le ore in cui la concentrazione di polline è più alta può ridurre l'esposizione.



    7. Domande Frequenti sull'Allergia (FAQ)

    Hai ancora dei dubbi? Vediamo insieme le risposte alle domande più frequenti.

    I sintomi delle allergie possono variare a seconda del tipo di allergene e della persona. I più comuni includono starnuti, prurito al naso, agli occhi o alla gola, congestione e naso che cola. Le allergie alimentari possono causare sintomi gastrointestinali, mentre le reazioni cutanee possono manifestarsi con eruzioni, prurito e gonfiore. Nei casi più gravi, può verificarsi anafilassi, che richiede un trattamento medico immediato.
    Le allergie sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze altrimenti innocue, come polline, polvere, peli di animali, determinati alimenti o farmaci. I fattori genetici possono aumentare il rischio di sviluppare allergie, così come l'esposizione ambientale a fattori come inquinamento e sostanze chimiche.
    Le allergie possono essere gestite in diversi modi. I farmaci antistaminici e i corticosteroidi sono comunemente usati per ridurre i sintomi. Nei casi più gravi, si ricorre all’immunoterapia per desensibilizzare il corpo agli allergeni. Evitare l’esposizione agli allergeni è fondamentale per prevenire le reazioni.
    Prevenire le allergie non è sempre possibile, soprattutto se c’è una predisposizione genetica. Tuttavia, alcune misure preventive possono aiutare a ridurre il rischio o l’intensità delle reazioni, come mantenere puliti gli ambienti domestici per ridurre polvere e allergeni, evitare cibi allergenici e utilizzare dispositivi per monitorare e ridurre l'inquinamento domestico.
    Alcune allergie, specialmente quelle nei bambini, possono ridursi o scomparire con l'età. Tuttavia, le allergie respiratorie o alle arachidi tendono a persistere. La possibilità che un’allergia scompaia dipende dal tipo di allergia e dalla risposta individuale del sistema immunitario.
    Le allergie alimentari più comuni includono reazioni a latte, uova, arachidi, frutti di mare, noci, grano e soia. Questi alimenti contengono proteine che possono scatenare reazioni allergiche, e la loro gestione prevede spesso l’eliminazione completa dell'alimento dalla dieta per evitare reazioni gravi.
    Sì, alcune persone con allergie possono sviluppare mal di testa o emicranie a causa della congestione nasale e della pressione sinusale che si accumulano in risposta all’esposizione agli allergeni. Alleviare la congestione con antistaminici o decongestionanti può aiutare a ridurre il mal di testa legato alle allergie.
    Sì, le allergie possono peggiorare nel tempo, specialmente se l'esposizione agli allergeni aumenta o se la sensibilità del sistema immunitario cambia. In alcuni casi, una lieve sensibilità può evolvere in una reazione più grave, soprattutto se l’allergia non viene trattata o gestita correttamente.
    L’allergia coinvolge il sistema immunitario e può provocare reazioni gravi e sistemiche, mentre un’intolleranza è una reazione non immunitaria che causa disagio, generalmente digestivo, senza attivare una risposta immunitaria. Ad esempio, l’intolleranza al lattosio provoca sintomi gastrointestinali, ma non è pericolosa come un’allergia alle proteine del latte.
    Sì, molti animali domestici possono scatenare allergie, in particolare cani, gatti e roditori. Non è il pelo stesso a provocare la reazione, ma le proteine presenti nella saliva, nella pelle e nelle urine degli animali. Queste proteine si disperdono nell’aria attraverso la pelle o il pelo e possono causare sintomi respiratori e cutanei.
    Per gestire le allergie stagionali, è utile evitare l’esposizione al polline durante le ore di picco (di solito al mattino presto), chiudere le finestre durante la stagione dei pollini, utilizzare filtri HEPA in casa e assumere farmaci antistaminici o decongestionanti come indicato dal medico. Alcune persone trovano sollievo anche con l’immunoterapia.
    Alcuni rimedi naturali, come la quercetina, la vitamina C e il miele locale, sono utilizzati per ridurre i sintomi allergici. Tuttavia, questi rimedi non sostituiscono i trattamenti medici e devono essere utilizzati con cautela e su consiglio del medico, soprattutto se si soffre di allergie gravi.
    Sì, alcune persone trovano che una dieta equilibrata con abbondanza di nutrienti può aiutare il sistema immunitario a gestire meglio le allergie. Inoltre, evitare cibi processati o ricchi di zuccheri può migliorare la risposta immunitaria complessiva, mentre cibi come i latticini potrebbero peggiorare i sintomi di alcune allergie respiratorie.
    I test più comuni per identificare le allergie includono i test cutanei, i test del sangue (RAST o IgE specifiche) e i test di provocazione orale per le allergie alimentari. Un allergologo può consigliare il tipo di test più appropriato per la diagnosi, in base alla storia clinica e ai sintomi del paziente.


    Fonti dell'articolo:

    Associazione Nazionale di Asma e Allergie (AANMA).

    MedlinePlus - Allergies.

    Associazione Americana di Allergia, Asma e Immunologia (AAAAI).


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    Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

    Le vostre domande più frequenti

    Hai ancora dei dubbi? Vediamo insieme le risposte alle domande più frequenti.

    I sintomi delle allergie possono variare a seconda del tipo di allergene e della persona. I più comuni includono starnuti, prurito al naso, agli occhi o alla gola, congestione e naso che cola. Le allergie alimentari possono causare sintomi gastrointestinali, mentre le reazioni cutanee possono manifestarsi con eruzioni, prurito e gonfiore. Nei casi più gravi, può verificarsi anafilassi, che richiede un trattamento medico immediato.
    Le allergie sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze altrimenti innocue, come polline, polvere, peli di animali, determinati alimenti o farmaci. I fattori genetici possono aumentare il rischio di sviluppare allergie, così come l'esposizione ambientale a fattori come inquinamento e sostanze chimiche.
    Le allergie possono essere gestite in diversi modi. I farmaci antistaminici e i corticosteroidi sono comunemente usati per ridurre i sintomi. Nei casi più gravi, si ricorre all’immunoterapia per desensibilizzare il corpo agli allergeni. Evitare l’esposizione agli allergeni è fondamentale per prevenire le reazioni.
    Prevenire le allergie non è sempre possibile, soprattutto se c’è una predisposizione genetica. Tuttavia, alcune misure preventive possono aiutare a ridurre il rischio o l’intensità delle reazioni, come mantenere puliti gli ambienti domestici per ridurre polvere e allergeni, evitare cibi allergenici e utilizzare dispositivi per monitorare e ridurre l'inquinamento domestico.
    Alcune allergie, specialmente quelle nei bambini, possono ridursi o scomparire con l'età. Tuttavia, le allergie respiratorie o alle arachidi tendono a persistere. La possibilità che un’allergia scompaia dipende dal tipo di allergia e dalla risposta individuale del sistema immunitario.
    Le allergie alimentari più comuni includono reazioni a latte, uova, arachidi, frutti di mare, noci, grano e soia. Questi alimenti contengono proteine che possono scatenare reazioni allergiche, e la loro gestione prevede spesso l’eliminazione completa dell'alimento dalla dieta per evitare reazioni gravi.
    Sì, alcune persone con allergie possono sviluppare mal di testa o emicranie a causa della congestione nasale e della pressione sinusale che si accumulano in risposta all’esposizione agli allergeni. Alleviare la congestione con antistaminici o decongestionanti può aiutare a ridurre il mal di testa legato alle allergie.
    Sì, le allergie possono peggiorare nel tempo, specialmente se l'esposizione agli allergeni aumenta o se la sensibilità del sistema immunitario cambia. In alcuni casi, una lieve sensibilità può evolvere in una reazione più grave, soprattutto se l’allergia non viene trattata o gestita correttamente.
    L’allergia coinvolge il sistema immunitario e può provocare reazioni gravi e sistemiche, mentre un’intolleranza è una reazione non immunitaria che causa disagio, generalmente digestivo, senza attivare una risposta immunitaria. Ad esempio, l’intolleranza al lattosio provoca sintomi gastrointestinali, ma non è pericolosa come un’allergia alle proteine del latte.
    Sì, molti animali domestici possono scatenare allergie, in particolare cani, gatti e roditori. Non è il pelo stesso a provocare la reazione, ma le proteine presenti nella saliva, nella pelle e nelle urine degli animali. Queste proteine si disperdono nell’aria attraverso la pelle o il pelo e possono causare sintomi respiratori e cutanei.
    Per gestire le allergie stagionali, è utile evitare l’esposizione al polline durante le ore di picco (di solito al mattino presto), chiudere le finestre durante la stagione dei pollini, utilizzare filtri HEPA in casa e assumere farmaci antistaminici o decongestionanti come indicato dal medico. Alcune persone trovano sollievo anche con l’immunoterapia.
    Alcuni rimedi naturali, come la quercetina, la vitamina C e il miele locale, sono utilizzati per ridurre i sintomi allergici. Tuttavia, questi rimedi non sostituiscono i trattamenti medici e devono essere utilizzati con cautela e su consiglio del medico, soprattutto se si soffre di allergie gravi.
    Sì, alcune persone trovano che una dieta equilibrata con abbondanza di nutrienti può aiutare il sistema immunitario a gestire meglio le allergie. Inoltre, evitare cibi processati o ricchi di zuccheri può migliorare la risposta immunitaria complessiva, mentre cibi come i latticini potrebbero peggiorare i sintomi di alcune allergie respiratorie.
    I test più comuni per identificare le allergie includono i test cutanei, i test del sangue (RAST o IgE specifiche) e i test di provocazione orale per le allergie alimentari. Un allergologo può consigliare il tipo di test più appropriato per la diagnosi, in base alla storia clinica e ai sintomi del paziente.