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Cozze - Alimenti

COZZE

  


1. Descrizione
e origini delle Cozze
2. Varietà di Cozze
3. Benefici e controindicazioni delle Cozze
4. Proprietà nutrizionali delle Cozze
5. Ricetta con le cozze: "Cozze al Sugo Mediterraneo"

 


1.
Descrizione e origini delle Cozze



Che cosa sono le cozze?  Quali sono le origini delle cozze?   Come si possono mangiare le cozze?
 


La cozza, scientificamente nota come Mytilus edulis, è un mollusco bivalve appartenente alla famiglia delle mitili. È una delle specie più comuni di molluschi marini e viene ampiamente consumata in tutto il mondo. La sua forma è caratterizzata da un guscio bivalve allungato e simmetrico, con una colorazione che varia dal blu-verde al marrone scuro.

Le cozze vivono in colonie dense chiamate banchine, che si sviluppano su superfici rocciose o su altri substrati duri, come piloni dei pontili o boe galleggianti. Possono essere trovate sia in acque marine che in estuari, preferendo ambienti costieri ricchi di nutrienti.
Il guscio è costituito da due valve simmetriche, spesse e robuste, che proteggono l'animale all'interno. Possono variare in dimensioni, ma di solito misurano da 5 a 10 centimetri di lunghezza. All'interno del guscio, il corpo della cozza è costituito da una massa di carne, chiamata mantello, che ricopre gli organi interni.
Sono filtratori e si nutrono filtrando l'acqua attraverso le branchie per catturare il plancton e altre particelle nutritive presenti nell'ambiente circostante. Questo processo di filtraggio dell'acqua contribuisce anche alla pulizia degli ecosistemi marini, rimuovendo sostanze in eccesso e mantenendo una buona qualità dell'acqua.
Le cozze sono considerate un alimento pregiato in molti paesi e vengono cucinate in vari modi. Possono essere consumate crude, cotte al vapore, bollite, grigliate o utilizzate in zuppe e piatti di pasta. Il loro sapore è generalmente delicato e leggermente salato, con una consistenza morbida e succosa.
Inoltre, risultano essere un molluschi sostenibili dal punto di vista ambientale, in quanto contribuiscono alla purificazione delle acque e possono essere coltivate in modo controllato, riducendo l'impatto sull'ambiente marino.
Le origini esatte delle cozze sono difficili da determinare con precisione, poiché esistono diverse specie di mitili che si sono evolute in varie parti del mondo nel corso dei millenni. Tuttavia, è noto che i mitili sono stati consumati come cibo sin dall'antichità e sono stati coltivati in diverse culture lungo le coste marine.
La coltivazione delle cozze risale a migliaia di anni fa, ed è stata praticata in varie parti del mondo. Le prime testimonianze storiche dell'allevamento di cozze risalgono all'antica Cina, dove venivano coltivate già nel IV secolo a.C. La pratica della coltivazione delle cozze si diffuse poi in Giappone e in altre parti dell'Asia orientale.
Nel corso dei secoli, la coltivazione delle cozze si è estesa ad altre regioni costiere, come l'Europa e il Nord America. Ad esempio, i Romani coltivavano e consumavano cozze nel Mediterraneo, mentre gli abitanti delle isole britanniche le raccoglievano in abbondanza sin dai tempi preistorici.
Nell'Europa occidentale, la coltivazione delle cozze ha raggiunto un notevole sviluppo nel corso del XIX secolo. Sono state introdotte tecniche di allevamento più avanzate e sono state create strutture specifiche, come i banchi di mitili, per la loro coltivazione su larga scala. Questo ha contribuito a creare un'industria delle cozze in crescita, con importanti zone di produzione lungo le coste dell'Olanda, Belgio, Francia, Spagna e Regno Unito.
La diffusione delle cozze nel mondo moderno è stata favorita anche dalla loro capacità di adattarsi a diversi habitat costieri e alle tecniche di coltivazione. Oggi le cozze sono presenti in diverse parti del mondo, compresi i mari dell'America del Nord, Sud America, Africa, Asia, Australia e Nuova Zelanda.
La produzione di cozze avviene sia attraverso la raccolta da banchi naturali che attraverso l'allevamento in impianti dedicati, dove vengono fornite le condizioni ottimali per la crescita e lo sviluppo delle cozze.




2. Varietà di Cozze



Quali sono le varietà di cozze? Quali sono le varietà di cozze principali italiane?

Le varietà principali di cozze sono tre:
1)Mytilus edulis: proviene dall’Oceano Atlantico;
2)Mytilus galloprovincialis: è tipica del Mar Mediterraneo;
3)Modiolus barbatus: è anche chiamata ‘modiola’ o ‘cozza pelosa’, per la fitta peluria che presenta sulle valve.

Di seguito sono elencate le tipologie di cozze italiane più rinomate:
1. Cozza di Scardovari Dop: nel novembre 2013 gli è stata riconosciuta la denominazione DOP (Denominazione di Origine Protetta). Si tratta di una varietà allevata nell’omonima “sacca” nel delta del fiume Po, dove alcuni (pochi) nuclei familiari da generazioni si dedicano a una produzione che vede prevalenti le fasi manuali, dalla raccolta, al rinnovo delle reti, alla selezione secondo pezzatura.
Per “sacca” si intende un’insenatura collegata al mare attraverso una bocca lagunare: in questo modo, si crea un gioco di correnti che incide sia sulle condizioni ambientali, sia, di conseguenza, sulla crescita dei mitili.
Il marchio DOP prevede precise regole da seguire riguardo le modalità di allevamento e le successive fasi di lavorazione, che devono avvenire in un’area circoscritta.
Da regolamento, inoltre, la cozza di Scardovari DOP deve raggiungere la taglia minima di 5 centimetri. La polpa ha dimensioni maggiori rispetto agli altri esemplari ed è caratterizzata da consistenza carnosa e sapore dolce. che la rendono delicata e adatta quindi a preparazioni come risotti, zuppe, insalate di mare, oppure coperte da una leggera gratinatura e cotte al forno.
2. Cozza Adriatica: nel litorale adriatico, con particolare riferimento alla striscia costiera che và dal Veneto all’ Emilia Romagna.
Si tratta della più grande produzione a livello nazionale, corrispondente a circa l’80% del mercato italiano.
Gli esemplari pescati nei pressi degli impianti di estrazione del metano situati al largo delle coste romagnole, possono raggiungere dimensioni notevoli, cosa che, insieme alla polpa particolarmente succosa e al gusto sapido, la rende molto versatile in cucina, ed è particolarmente buona con la pasta e nel sautée.
3. Pedocio de Trieste: sempre sul versante adriatico, spostandosi verso nord, oltre la laguna veneta, entriamo nel regno della cozza di Trieste, nota col termine dialettale di pedocio.
Qui l’allevamento dei mitili ha una storia lunga e tormentata: dalle origini, che riportano al XVIII secolo, alla battuta d’arresto vissuta nel 1973, a seguito dell’epidemia di colera che colpì la zona, fino alla rinascita.
È una varietà dalle dimensioni minime di 6 centimetri e caratterizzata da una sapidità contenuta, che ne rende il sapore piuttosto dolce e delicato.
Tra le ricette tipiche della tradizione triestina, i pedoci a la scotadeo (cozze alla scottadito), con le cozze ancora chiuse, quindi intere, che vengono fatte aprire in una casseruola a fiamma viva, per poi essere condite semplicemente con spicchi di limone.
Infine, i pedoci apanai: dopo aver fatto aprire i gusci con la stessa modalità, il mollusco interno viene passato in farina, uova sbattute e pangrattato e infine fritto in olio bollente.
4. Cozza Tarantina: in Puglia non c’è praticamente provincia dove la cozza non sia presente nella cucina locale.
La cozza tarantina ha un gusto deciso, riccamente sapido, e una forma tendenzialmente tozza, piccola e piuttosto bombata, caratterizzato da polpa rosea, carnosa e saporita.
Il gusto intensamente salino è dovuto principalmente a fattori ambientali dell’area di allevamento corrispondente al Mar Piccolo, laguna costiera a nord di Taranto dove si incontrano correnti di acqua dolce (dette citri) e salata.
È protagonista di una ricetta che lega il suo nome proprio alla città di Taranto, ossia le cozze alla tarantina: i gusci vengono dapprima fatti aprire in una pentola a fuoco vivace, insieme a un soffritto d’olio, aglio, prezzemolo e vino bianco, poi sono conditi con un un sugo di pomodoro, con la nota piccante del peperoncino e solitamente accompagnate da crostoni di pane casereccio tostato.
5. Cozza Pelosa di Puglia: tipica principalmente delle coste baresi, viene definita “cozza pelosa” per via dello strato di peluria presente sul guscio di colore marrone-rossastro, che permette al mitile di restare aggrappato agli scogli in mare aperto, resistendo meglio all’azione delle correnti sottomarine. Per questa peculiarità è considerata una specie selvaggia, non riproducibile in allevamento, cosa che la rende, di conseguenza, particolarmente pregiata. Il mollusco interno ha una consistenza più callosa e un sapore non eccessivamente sapido.
Da apprezzare soprattutto in ricette della tradizione, come la tiella barese: una sorta di tortino, solitamente presentato all’interno di un tegame, con un cuore di riso e cozze chiuso tra strati di cipolle, patate e pomodori, che viene spolverato in superficie con pecorino e pangrattato, prima del passaggio finale in forno.
6. Cozza del Golfo di Napoli e del Litorale Flegreo: cozza presente sul versante tirrenico della nostra penisola.
Qui gli allevamenti hanno un’attività millenaria, con tracce storiche che riportano all’epoca della colonizzazione degli Osci, popolo che ha abitato queste terre prima dell’avvento dei Greci.
Ad ogni modo, l’area interessata è tutta quella che va dal golfo di Pozzuoli fino a Castellammare di Stabia. L’allevamento di questa cozza viene effettuato con reti plastiche (reste) attaccate a pali di legno (stralli).
Il frutto è di colore che và dal giallo più o meno intenso, è un insieme di sapori quali sapido, dolciastro e caratterizzato dal tipico retrogusto amaro.
La tradizione partenopea sa esaltarle in tante ricette tipiche, come l’impepata di cozze o la cosiddetta “zuppa del Giovedì  Santo”, in cui le cozze sono accompagnate da altri doni del mare, come gamberi, polpo e seppie, e condite da un generoso sugo di pomodoro con base di aglio, olio, pepe e prezzemolo.
7. Cozza di Olbia: presente nella parte nord della Sardegna, nei pressi di Olbia. L’omonima cozza è una tipicità che deve tutto a Raffaele Bigi, colui che, negli anni ‘20 del secolo scorso, dopo un’esperienza nel triestino, ha deciso di avviare un allevamento in questa zona e ancora oggi la sua famiglia è protagonista del settore.
La cozza di Olbia è una varietà del tutto biologica, alimentata cioè solo col plancton del mare gallurese e colta quando raggiunge la taglia minima di 5 centimetri. È caratterizzata da una polpa turgida e gusto sapido e intenso. Si possono apprezzare alla marinara o in un classico della cucina sarda, come le cozze ripiene di carne.
I gusci, una volta aperti, vengono farciti con un ripieno di carne macinata (tipicamente manzo e maiale), pecorino e pangrattato; dopo averli richiusi con uno spago, si cuociono in padella con un sughetto di pomodori pelati, olio, aglio, prezzemolo e peperoncino. 

 

 

3. Benefici e controindicazioni delle Cozze



Quali sono i benefici delle cozze? A cosa fa bene mangiare le cozze? Chi ha il colesterolo alto può mangiare le cozze? Quali sono le controindicazioni delle cozze? Quando non mangiare le cozze? Quante cozze si possono mangiare in un giorno?


Le cozze, mangiate dalle 2-3 volte a settimana con porzione che può arrivare anche ai 300g, offrono diversi benefici per la salute grazie alla loro composizione nutrizionale e alle proprietà che possiedono.
Di seguito alcuni dei principali:
1. Fonte di proteine: le cozze sono una buona fonte di proteine di alta qualità. Le proteine sono importanti per la costruzione e il ripristino dei tessuti del corpo, la produzione di enzimi e ormoni, nonché per il mantenimento di una buona salute generale.
2. Ricche di vitamine e minerali: le cozze contengono una varietà di vitamine e minerali essenziali per il corretto funzionamento del corpo. In particolare, sono una buona fonte di vitamina B12, vitamina C, vitamina E, folato, ferro, zinco, selenio e iodio. Questi nutrienti svolgono ruoli importanti nel metabolismo, nella salute del sistema immunitario, nella formazione dei globuli rossi e nella salute del sistema nervoso.
3. Acidi grassi omega-3: le cozze contengono anche acidi grassi omega-3, in particolare acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA). Gli omega-3 sono grassi essenziali che svolgono un ruolo importante nella salute cardiovascolare, nella salute cerebrale e nella riduzione dell'infiammazione nel corpo.
4. Sostenibili per l'ambiente: le cozze sono considerate un'opzione di consumo sostenibile. Come filtratori, contribuiscono alla depurazione delle acque marine, aiutando a mantenere l'equilibrio ecologico. Inoltre, la coltivazione delle cozze può essere realizzata in modo responsabile e controllato, riducendo l'impatto ambientale rispetto ad altre forme di allevamento di animali.
5. Benefici per la salute cardiovascolare: grazie alla presenza di acidi grassi omega-3 e all'assenza di grassi saturi, il consumo regolare di cozze può contribuire a migliorare la salute del cuore e dei vasi sanguigni. Gli omega-3 possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo LDL ("colesterolo cattivo") nel sangue, ridurre l'infiammazione e abbassare la pressione sanguigna, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari.
6. Benefici per la salute del sistema immunitario: grazie alla presenza di vitamine, minerali e antiossidanti, le cozze possono sostenere il sistema immunitario, aiutando il corpo a difendersi da infezioni e malattie. In particolare, la vitamina C e lo zinco presenti nelle cozze sono noti per il loro ruolo nella funzione immunitaria.
7. Contributo alla salute cerebrale: gli acidi grassi omega-3 presenti nelle cozze sono importanti per la salute del cervello e possono avere effetti benefici sulla memoria, sulla concentrazione e sulla riduzione del rischio di disturbi neurodegenerativi, come l'Alzheimer.

Sebbene le cozze offrano diversi benefici per la salute, ci sono alcune controindicazioni e precauzioni da considerare:
- Allergie: le persone che sono allergiche ai molluschi o ad altri frutti di mare devono evitare il consumo di cozze, in quanto potrebbero sviluppare reazioni allergiche potenzialmente gravi. È importante consultare un medico in caso di allergie note o sospette.
- Contaminazione e sicurezza alimentare: le cozze possono essere soggette a contaminazione batterica o virale se non vengono correttamente manipolate, conservate o cucinate. È fondamentale assicurarsi che le cozze siano fresche, provenienti da fonti affidabili e sottoposte a un'adeguata cottura per evitare rischi per la salute.
- Presenza di tossine: in alcune regioni, le cozze possono accumulare tossine marine, come le tossine paralizzanti dei molluschi (PSP) o le tossine diarroiche dei molluschi (DSP), che possono causare intossicazioni se ingerite. Pertanto, è importante assicurarsi che le cozze provengano da zone sicure e monitorate per la presenza di tossine.
- Contenuto di colesterolo: le cozze sono naturalmente basse in grassi e colesterolo, ma contengono ancora una quantità moderata di colesterolo. Le persone con problemi di colesterolo elevato o malattie cardiovascolari dovrebbero limitare il consumo di cozze o consultare un medico per determinare le quantità appropriate.
- Uso di farmaci anticoagulanti: le cozze contengono una modesta quantità di vitamina K, che può influire sulla coagulazione del sangue. Le persone che assumono farmaci anticoagulanti come la warfarin devono prestare attenzione al consumo di cozze e consultare un medico per regolare la loro dieta.
È importante sottolineare che queste controindicazioni sono generali e possono variare da persona a persona. Prima di apportare modifiche significative alla propria dieta o in caso di preoccupazioni specifiche, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario.

 

 

 


4. Proprietà nutrizionali delle Cozze



Quante calorie contengono le cozze? Quali vitamine contengono le cozze? Quali minerali contengono le cozze? Le cozze contengono colesterolo? 


Nella tabella sottostante sono presenti la composizione chimica e il valore energetico per 100g di cozze.



Composizione Chimica

Quantità per 100g

Calorie

70-85 kcal

Acqua

79-85g

Proteine

9-12g

Grassi totali

1-2g

- Grassi saturi

0.3-0.5g

- Grassi monoinsaturi

0.3-0.4g

- Grassi polinsaturi

0.3-0.4g

Colesterolo

121mg

Carboidrati totali

2-4g

- Zuccheri

0g

Fibre

0g

Sodio

360-520mg

Potassio

240-300mg

Calcio

25-50mg

Ferro

2-3mg

Magnesio

40-60mg

Fosforo

150-200mg

Zinco

2-3mg

Rame

0.2-0.3mg

Selenio

25-35mcg

Vitamina C

4-10mg

Vitamina B1 (Tiamina)

0.02-0.03mg

Vitamina B2 (Riboflavina)

0.2-0.3mg

Vitamina B3 (Niacina)

1-1.5mg

Vitamina B6

0.06-0.1mg

Vitamina B9 (Folati)

10-15mcg

Vitamina B12

8-14mcg

Vitamina E

0.5-1mg

 


5. Ricetta con le cozze 



"Cozze al Sugo Mediterraneo"



Le cozze al sugo sono un piatto classico della cucina mediterranea che unisce il gusto irresistibile delle cozze fresche con la bontà di un sugo ricco e saporito. In questa ricetta, imparerai come preparare delle cozze al sugo seguendo i passaggi tradizionali, con alcuni consigli per renderla irresistibile ai motori di ricerca e ai lettori appassionati di cucina.





Ingredienti


- 1 kg di cozze fresche
- 400 g di pomodori pelati
- 2 spicchi d'aglio
- Prezzemolo fresco
- Peperoncino fresco (opzionale, per un tocco piccante)
- Olio d'oliva extravergine
- Sale e pepe q.b.


Istruzioni

1. Inizia pulendo attentamente le cozze sotto acqua corrente fredda. Rimuovi eventuali residui di sabbia o alghe e scarta quelle con il guscio rotto o aperto che non si chiude quando lo tocchi.
2. In una larga padella, scalda 2-3 cucchiai di olio d'oliva extravergine a fuoco medio. Aggiungi gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati leggermente. Se ami il tocco piccante, puoi aggiungere anche qualche pezzetto di peperoncino fresco.
3. Soffriggi l'aglio fino a quando inizia a dorarsi leggermente e rilascia il suo aroma.
4. Aggiungi i pomodori pelati alla padella. Rompili con un cucchiaio di legno per sbriciolarli leggermente e amalgamarli con l'olio e l'aglio. Lascia cuocere il sugo a fuoco medio-basso per circa 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
5. Nel frattempo, prepara una manciata di prezzemolo fresco tritato.
6. Quando il sugo ha raggiunto una consistenza densa e saporita, assaggialo e aggiusta di sale e pepe secondo il tuo gusto.
7. Aggiungi le cozze alla padella con il sugo. Copri la padella con un coperchio e lascia cuocere per circa 5-7 minuti. Le cozze si apriranno man mano che cuociono.
8. Una volta che tutte le cozze si sono aperte, spegni il fuoco e aggiungi il prezzemolo fresco tritato.
9. Servi le cozze al sugo calde, accompagnate da fette di pane croccante per intingere nel saporito sugo mediterraneo.
Consigli: Assicurati che le cozze siano fresche e non presentino gusci rotti o aperti che non si chiudono quando li tocchi. Accompagna le cozze al sugo con del vino bianco o rosso secco, in stile mediterraneo.


Preparare le "Cozze al Sugo Mediterraneo" è un'esperienza culinaria che ti avvicinerà ai sapori autentici del mare e della tradizione mediterranea. Delizia i tuoi ospiti con questa prelibatezza gustosa e piena di profumi inconfondibili. Buon appetito!

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