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Synflex - Foglietti Illustrativi

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO








1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

 

Synflex 275 mg capsule rigide.
Synflex 550 mg compresse rivestite.
Synflex 550 mg granulato per sospensione orale.



2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

 

Synflex 275 mg capsule rigide

Ogni capsula contiene 275 mg di naprossene sodico.


Eccipiente con effetti noti:

Ogni capsula contiene 39 mg di lattosio.



Synflex 550 mg compresse rivestite

Ogni compressa rivestita contiene 550 mg di naprossene sodico.


Eccipiente con effetti noti:

Ogni compressa rivestita contiene 2,06 mg di E110 (giallo tramonto).



Synflex 550 mg granulato per sospensione orale

Ogni bustina contiene 550 mg di naprossene sodico.


Eccipiente con effetti noti:


Ogni bustina contiene 2,97 g di saccarosio e 181 mg di sodio.


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.



3. FORME FARMACEUTICHE

 

Capsule rigide.
Compresse rivestite.
Granulato per sospensione orale.



4. INFORMAZIONI CLINICHE

 

4.1 Indicazioni terapeutiche

 

Synflex è indicato nel trattamento delle manifestazioni dolorose, dovute ad affezioni muscoloscheletricheod ad interventi chirurgici ed odontoiatrici. È inoltre indicato nella dismenorrea e nelle emicranie.



4.2 Posologia e modo di somministrazione

 

Adulti

550 mg all’inizio; in seguito 275 mg ogni 6-8 ore oppure 550 mg ogni 12 ore secondo il parere del Medico.

 

Anziani

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovràvalutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Insufficienza epatica: nei pazienti con funzionalità epatica compromessa è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato.
Tali pazienti devono essere trattati con la minima dose efficace (vedere paragrafo 4.4).


Insufficienza renale: nei pazienti con funzionalità renale compromessa è opportuno ricorrere almonitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamentoprolungato.
Il trattamento cronico con Synflex è controindicato in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 20ml/minuto (vedere paragrafo 4.4).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più brevedurata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).

 

4.3 Controindicazioni

 

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Ulcera gastroduodenale ed ulcera peptica in atto.
  • Colite ulcerosa.
  • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia diemorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione osanguinamento).
  • Severa insufficienza cardiaca.
  • A causa della possibilità di sensibilità crociata, Synflex è controindicato nei pazienti nei quali l’acido acetilsalicilico e/o altri FANS inducano manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite,reazioni anafilattiche o anafilattoidi e abbiano causato polipi nasali.
  • L’uso del prodotto è controindicato nei bambini di età inferiore ai 2 anni, in quanto non è stata stabilita la sicurezza del prodotto in questa fascia di età.
  • Gravidanza e allattamento.
  • Insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min).



4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

 

L’uso di Synflex deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più brevedurata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafisottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).

 

Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari

Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva peripertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad altidosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventitrombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscono che l’uso dinaprossene (1000 mg/die) può essere associato a un più basso rischio, alcuni rischi non possono essereesclusi.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con naprossenesoltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare untrattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (p. es. ipertensione,iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

 

Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmenteemorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2).

 

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali,sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
I pazienti con affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale in atto o all’anamnesi o che hanno lamentato disturbi gastrointestinali a seguito di altri farmaci antireumatici, dovrebbero effettuare il trattamento solo sotto stretto controllo medico.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto condosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.
L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci chepossono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomogastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali deltrattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare ilrischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitoriselettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Synflex il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale(colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8).
Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica orenale fortemente ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametriclinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato.
In particolare il trattamento cronico con Synflex è sconsigliato in pazienti con clearance della creatininainferiore a 20 ml/minuto. I pazienti con funzionalità epatica compromessa devono essere trattati con laminima dose efficace. Come con gli altri FANS, si possono verificare aumenti dei test di funzionalitàepatica, quale risultato di ipersensibilità piuttosto che di tossicità diretta. Sono state segnalate alcunereazioni epatiche gravi, inclusi ittero ed epatite, alcune delle quali con esito fatale, a seguito disomministrazione del prodotto, così come di altri FANS.
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di StevensJohnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso deiFANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Synflex deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altrosegno di ipersensibilità.
Come altri farmaci antinfiammatori non steroidei, il naprossene sodico va usato con cautela in pazienti conmanifestazioni allergiche in atto o all’anamnesi in quanto può determinare broncospasmo ed altri fenomeniallergici. Reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono verificarsi anche in pazienti con e senza precedenti di ipersensibilità all’aspirina, ad altri FANS o ad altri prodotti a base di naprossene. Reazioni anafilattiche eanafilattoidi possono altresì verificarsi in soggetti con pregresso angioedema, broncospasmo, reattivitàbronchiale (asma), rinite o polipi nasali. Le reazioni anafilattiche, così come le anafilattoidi, possono avereesito fatale. Si può scatenare broncospasmo in pazienti con allergia o asma pregresse o in corso, o conipersensibilità all’acido acetilsalicilico.
Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi sugli animali con farmaci antinfiammatori non steroidei, si raccomanda, in caso di trattamenti prolungati, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
Synflex può diminuire l’aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Occorre cautela nel trattamento di pazienti con disturbi dell’emostasi o in terapia con anticoagulanti.
Il naprossene può ridurre la febbre e l’infiammazione, riducendone l’utilità quali sintomi per una diagnosi.
L’uso di Synflex come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi èsconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Synflex dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o chesono sottoposte a indagini sulla fertilità.



Avvertenze sugli eccipienti

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere Synflex capsule.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio3 galattosio, o da insufficienza di sucrasiisomaltasi, non devono assumere Synflex granulato per sospensioneorale.


Synflex capsule contiene 25 mg di sodio per capsule equivalente all’ 1,25% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.



Synflex compresse contiene 50 mg di sodio per bustina equivalente al 2,5% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.



Synflex granulato per sospensione orale contiene 181 mg di sodio per bustina equivalente al 9% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.



4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

 

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e dialtri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazientidisidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore odi un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare adun ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta,generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Synflex inconcomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve esseresomministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio dellafunzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.
È stata riportata una diminuzione dell’effetto natriuretico di furosemide in seguito a somministrazione contemporanea ad alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei.
L’associazione di tali farmaci con litio porta ad una diminuzione della clearance renale e conseguente aumento della concentrazione plasmatica di quest’ultimo.
Synflex, come altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, può ridurre l’effetto antipertensivo di propranololo e di altri beta-bloccanti.
Probenecid, somministrato contemporaneamente a Synflex, aumenta i suoi livelli plasmatici e prolungaconsiderevolmente la sua emivita.
L’associazione con metotressato deve essere attuata con cautela in quanto, in modelli animali, è stato riportato che naprossene sodico riduce la secrezione tubulare di metotressato.
Si suggerisce che la terapia con naprossene sodico sia temporaneamente sospesa 48 ore prima delle provedi funzionalità surrenale, perchè esso può interferire con alcune prove per la determinazione degli steroidi17-chetogeni.
Analogamente Synflex può interferire con alcune prove per l’acido-5-idrossiindolacetico urinario.
Synflex non deve essere usato contemporaneamente al suo acido (naprossene) o viceversa in quanto entrambi circolano nel sangue in forma anionica.
In pazienti trattati con altri antinfiammatori non steroidei e con anticoagulanti di tipo cumarinico, sonostati osservati aumento del tempo di protrombina e diminuita aggregazione piastrinica.




Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4).




Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio diemorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).


Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
A causa dell’elevato legame del Synflex con le proteine plasmatiche, i pazienti che ricevono contemporaneamente idantoinici o sulfamidici, sulfoniluree, anticoagulanti cumarinici, barbiturici, altri FANS e acido acetilsalicilico devono essere controllati al fine di escludere effetti da sovradosaggio. Ilnaprossene sodico può essere impiegato contemporaneamente a sali d’oro e/o corticosteroidi.


Acido Acetilsalicilico: i dati di farmacodinamica clinica evidenziano che l’uso concomitante di naprosseneper più di un giorno consecutivo può inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’attivitàpiastrinica e questa inibizione può persistere per alcuni giorni dopo l’interruzione del trattamento connaprossene. La rilevanza clinica di questa interazione non è nota.
Si sconsiglia l’uso contemporaneamente ad acido acetilsalicilico o ad altri FANS.


Evitare l’assunzione di alcool.
Il naprossene sodico può diminuire l’efficacia dei dispositivi intrauterini.
È sconsigliato l’uso degli antiinfiammatori non steroidei contemporaneamente a farmaci chinolonici.



4.6 Gravidanza e allattamento

 

L’uso di Synflex, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e delle cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Synflex dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o chesono sottoposte a indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.4).
Il prodotto è controindicato (vedere paragrafo 4.3) durante la gravidanza e l’allattamento.
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppoembrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiacae di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi dellagravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circal’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, lasomministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento dellaperdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.

Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato inanimali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodoorganogenetico.



Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;



la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anchea dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

 

L’uso del farmaco in prossimità del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco può provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni alla emodinamica del piccolo circolo del nascituro,con gravi conseguenze per la respirazione.

 

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

 

A causa della possibile insorgenza di stordimento, sonnolenza, vertigini o depressione, Synflex può compromettere la capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Dovrebbero usare cautela quei pazienti lacui attività richiede vigilanza nel caso che essi notassero stordimento, sonnolenza o vertigini o depressionedurante la terapia con naprossene.



4.8 Effetti indesiderati

 

Alterazioni del sangue e del sistema linfatico: si sono verificati casi sporadici di alterazioni quali trombocitopenia, granulocitopenia, leucopenia, eosinofilia, anemia aplastica o emolitica.

Alterazioni del sistema immunitario: reazioni di tipo anafilattico o anafilattoidi, anche gravi, sono stateosservate in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti alla classe degliantiinfiammatori non steroidei, fra cui anche il Synflex.

 

Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: iperkaliemia.

 

Disturbi psichiatrici: sogni anomali, depressione, insonnia.

 

Alterazioni del sistema nervoso: capogiro, disorientamento, convulsioni, cefalea, sonnolenza, neurite otticaretrobulbare, disfunzioni cognitive, difficoltà di concentrazione, meningite asettica.

 

Disturbi oculari: papillite, papilloedema, turbe della vista, opacità corneale.

 

Alterazione dell’apparato uditivo: turbe dell’udito, ronzii auricolari, tinnito, vertigine.

 

Alterazioni cardiache: palpitazioni, tachicardia, insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, vasculite.
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi eper trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventitrombotici arteriosi (p. es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).

 

Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino: dispnea, asma, polmonite eosinofila,edema polmonare, edema della laringe, broncospasmo.



Alterazioni dell’apparato gastrointestinale: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di naturagastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a voltefatale, in particolare negli anziani (vedi paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di Synflex sono statiriportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale ed epigastrico,pirosi gastrica, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedereparagrafo 4.4), esofagite e pancreatite. Meno frequentemente sono state osservate gastriti.



Alterazioni del sistema epatobiliare: ittero, epatite (alcuni casi sono stati fatali).



Alterazione della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzioni cutanee, prurito, ecchimosi, orticaria, angioedema, eritema multiforme, eritema nodoso, eritema fisso da medicamenti, lichen planus, porpora,reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente),reazioni di fotosensibilità, alopecia.

 

Alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo: mialgia, debolezza muscolare.



Alterazioni renali e delle vie urinarie: ematuria, riduzione della funzionalità renale, nefrite interstiziale,sindrome nefrosica, insufficienza renale, necrosi papillare renale.

 

Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: infertilità femminile. Disordini generali e alterazione del sito di somministrazione: edema, sete eccessiva, febbre e brividi, malessere.



Indagini diagnostiche: alterazione del test di funzionalità epatica, ipercreatinemia.



Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale èimportante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

 

4.9 Sovradosaggio

 

Come sintomi di sovradosaggio possono verificarsi capogiri, stato di torpore, disturbi addominali, doloreepigastrico, nausea o vomito, alterazioni transitorie della funzionalità epatica e renale, ipoprotrombinemia,acidosi metabolica, apnea, disorientamento. Può verificarsi sanguinamento gastrointestinale.
In caso di ingestione di una forte quantità di naprossene sodico, accidentale o volontaria, si deve eseguirelo svuotamento gastrico e si devono mettere in atto le normali misure richieste in questi casi. Il trattamentoè sintomatico e non esiste antidoto specifico.
La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre sensibilmente l’assorbimento del farmaco.
Diuresi forzata, emodialisi o emoperfusione sono probabilmente inutili perché il naprossene si lega fortemente alle proteine plasmatiche. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.



5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE

 

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell’acidopropionico. Codice ATC: M01AE02.


Come per altri antinfiammatori non steroidei, il meccanismo d’azione del naprossene è legato alla inibizione reversibile dell’enzima ciclo-ossigenasi (COX), responsabile della conversione dell’acido arachidonico in endoperossidi ciclici, tale da ridurre la sintesi di trombossani (TXA2), prostaciclina (PGI2)e prostaglandine (PG). Diversi studi hanno inoltre evidenziato l’ipotesi che naprossene possa diminuire ilivelli di alcune citochine proinfiammatorie (IL-6) e neuropeptidi (sostanza P) nel plasma e nel liquidosinoviale.



5.2 Proprietà farmacocinetiche

 

Assorbimento: nell’uomo il naprossene sodico è assorbito molto rapidamente per via orale e le concentrazioni plasmatiche raggiungono il loro picco mediamente in 1-2 ore dalla somministrazione.
Lo steady state viene raggiunto in prima giornata.


Distribuzione: il legame con le proteine plasmatiche è del 99%. Naprossene si distribuisce rapidamente nelliquido sinoviale con una Cmax di 36 mg/l dopo 7.5 h.



Biotrasformazione: la sede principale dei processi di biotrasformazione è costituita dal fegato ed è mediatadai citocromi CYP 2C9 e CYP 1A2. I metaboliti così prodotti sono 6-O-demetil-naproxene (che possiedepotenza inibitoria sulla COX 100 volte inferiore a naproxene), coniugati inattivi (glucuronidi 57%) edemetilati.



Eliminazione: il naprossene viene escreto prevalentemente per via urinaria (95%) in parte immodificato(circa il 10%) ed in parte metabolizzato (6-O-desmetil naprossene), in forma libera e coniugata. L’eliminazione biliare rende conto dell’1-2% (soprattutto come coniugati). L’emivita plasmatica del naprossene è di circa 13 ore.



5.3 Dati preclinici di sicurezza

 

I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di study convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno. Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere paragrafo 4.6).



6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

 

6.1 Elenco degli eccipienti



Capsule


Cellulosa microgranulare, lattosio, magnesio stearato, acqua depurata.
L'opercolo è costituito da: Gelatina, titanio diossido.



Compresse rivestite

Cellulosa microgranulare, povidone, talco, magnesio stearato, acqua depurata.
Rivestimento: ipromellosa, macrogol 8000, titanio diossido, E110 (giallo tamonto).



Granulato per sospensione orale

Cellulosa microcristallina, sodio cloruro, sodio carbossimetilcellulosa, povidone, aroma agrumi, acido citrico, acido fumarico, saccarina sodica, saccarosio, amido di mais.



6.2 Incompatibilità

 

Nessuna.



6.3 Periodo di validità

 

Capsule rigide: 5 anni.
Compresse rivestite: 3 anni.
Granulato per sospensione orale: 3 anni.



6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

 

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

 

6.5 Natura e contenuto del contenitore


Capsule rigide e compresse rivestite: blister di PVC e alluminio

  • 30 capsule da 275 mg.
  • 30 compresse rivestite 550 mg.
  • 10 compresse rivestite 550 mg.



Supposte: valve di PVC termosaldate

  • 10 supposte 550 mg
  • 10 supposte 275 mg



Granulato per sospensione orale: accoppiato carta, alluminio polietilene

30 bustine 550 mg.

 

 

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

 

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità allanormativa locale vigente.



7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

 

RECORDATI Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A. - MILANO - Via MatteoCivitali 1.


Concessionario per la vendita: ALMIRALL S.p.A. Via Messina, 38 – Torre C – 20154 Milano.

 

8. NUMERO DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

 

Synflex 275 mg capsule rigide, 30 capsule AIC n. 024722011.
Synflex 550 mg compresse rivestite, 10 compresse rivestite AIC n. 024722112.
Synflex 550 mg compresse rivestite, 30 compresse rivestite AIC n. 024722047.
Synflex 550 mg granulato per sospensione orale, 30 bustine AIC n. 024722086.



9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

 

Data della prima autorizzazione: 17 Giugno 1982.
Data del rinnovo più recente: 31 Maggio 2010.



10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

Documento reso disponibile da AIFA il 05/05/2020.


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Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
Attenzione: i foglietti illustrativi potrebbero essere incompleti e/o non aggiornati. Per qualsiasi informazione più approfondita sul medicinale consultare il medico.

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