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Melanzana - Alimenti

MELANZANA



1. Descrizione e origini della Melanzana
2. Varietà di Melanzana
3. Benefici e controindicazioni della Melanzana
4. Composizione chimica e valore energetico



1. Descrizione e origini della Melanzana

 

La melanzana (Solanum melogena), è il frutto di una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Si tratta di una grossa bacca di forma oblunga, ovale o tondeggiante, di colore viola più o meno intenso a seconda della varietà.
La polpa è carnosa, morbida e di colore bianco-verdastro. con un sapore amarognolo, che scompare dopo aver tagliato e salato a fette la melanzana, e presenta al suo interno dei semi piatti.
È coltivata in serra tutto l’anno e in campi aperti d’estate.
La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco.
Le origini della melanzana non sono ancora accertate, ma sembra che questo tipo di ortaggio si sia diffuso inizialmente nelle zone calde dell’Asia meridionale e più precisamente in India, oltre che in Cina, dove è probabile che questa pianta fosse coltivata già in epoca preistorica.
Non si fa menzione della melanzana per lungo tempo e non si conoscono nomi greci o romani che indichino l’etimologia di questo prodotto ortofrutticolo: per questo è più probabile che la melanzana non fosse ancora conosciuta in Europa in epoca Greco-Romana.
Venne però introdotta nell’area mediterranea dagli Arabi solo nel XV secolo, prima in Spagna e poi in Italia, e più precisamente in Sicilia.
Il nome della melanzana derivava dal termine arabo “badingian”, in Italia nel Medioevo venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o petronciana o petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà,  venne aggiunto il prefisso "melo", divenendo quindi “melo-badingian”, più tardi “melangiana” e poi melanzana, nome che popolarmente veniva interpretato come “mela non sana”, poiché inizialmente considerato un cibo fonte di malattia e di pazzia.
Proprio per questo motivo abbiamo testimonianze tardive sul loro utilizzo in cucina.
Ad oggi, la melanzana risulta tra gli ortaggi freschi più prodotti e commercializzati sul mercato ortofrutticolo internazionale.



2. Varietà di Melanzana

In Italia sono coltivano molte varietà di melanzane e c’è una grande scelta per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza culinaria.

Fra le più note troviamo:

1)Melanzana nera: è una varietà pregiata dalla forma cilindrica. È caratterizzata da una polpa bianca molto gustosa. dalla buccia liscia color nero intenso con calice verde e privo di spine ed è estremamente versatile in cucina.
In questo gruppo rientrano:
- Durona nera di Palermo, coltivata nella zona del palermitano, presenta come caratteristica principale una polpa soda e con pochi semi, proprio per questa ragione è molto apprezzata in cucina soprattutto per la frittura e per i ripieni, è una scelta perfetta per farne delle barchette ripiene.
- Melanzana Nilo, conosciuta anche come nera o di tipo riminese proprio perché è il tipico ortaggio di origini romagnole. Lucida e dal colore nero brillante e forma allungata. È una delle più pregiate del mercato grazie soprattutto alla sua consistenza, soda e compatta. Si presta benissimo alla frittura o in preparazioni dal gusto deciso.
- Black Beauty, riconoscibile per la sua marcata costolatura e una buccia di color viola-nerastro lucida. Molto versatile in cucina, ben si sposa con carne e pesce soprattutto grazie alla poca presenza di semi. Proprio per questo motivo si presta bene ad un’ottima frittura o a ricchi ripieni.

2)Melanzana violetta: è una delle varietà più diffuse di questo ortaggio, nana, tonda e lilla, quest’ultima particolarmente apprezzata perché non annerisce subito una volta tagliata.
Tra le melanzane viola troviamo:
- La tonda comune di Firenze, dalla forma tondeggiante a polpa tenera e gusto delicato. È caratterizzata da una buccia viola chiaro. Si presta bene nel timballo, nelle lasagne o arrotolata attorno a del pecorino toscano come involtino.
- La violetta palermitana, tipica della zona di Palermo e provincia , è una varietà rotonda dal colore viola scuro lucente, più piccante e decisa. Perfetta in tutte le ricette della tradizione siciliana, dalla parmigiana di melanzane alla pasta alla Norma.
- La violetta di Napoli, ha la forma allungata e snella, saporita e pungente al gusto. Trova la sua esaltazione nelle melanzane a funghetto.
- La melanzana Perlina, dalla forma stretta e allungata e colore viola chiaro. Si distingue per la buccia sottile e la dolcezza della polpa compatta, senza semi e soprattutto poco acquosa, caratteristica quest’ultima che la rende fruibile per preparazioni più asciutte e delicate come la frittura.

3)Melanzane striata e melanzana bianca: e tra le varietà meno diffusa.
Le più note in Italia sono:
- La Zebrina, dalla forma tipicamente allungata, la buccia violacea con striature color crema è una delle varietà più ricercate in virtù della sua consistenza. Ha una polpa tenera e sapore molto dolce. Può essere coltivata sia in serra che a pieno campo e trova il suo habitat naturale nelle regioni del Sud. Viene impiegata tipicamente per ricette al forno, lasagne e parmigiane con o senza pomodoro, ottime caponate, ripieni.
- La Tonda sfumata rosa, caratterizzata da frutti grossi dalla forma tondeggiante, con una buccia spessa e ricca di striature che tendono al colore rosa. La polpa è bianca e vanta una consistenza soda e compatta, con pochi semi e un gusto molto apprezzato. Ha un gusto più delicato e dolce delle comuni melanzane. Questa melanzana è ideale ripiena al forno, ma è ottima sia grigliata che fritta.
- La melanzana bianca, facilmente riconoscibili per il suo tipico color bianco latte, ma anche per il gusto delicatissimo. La consistenza compatta e la presenza di pochissimi semi nella polpa, la rende adatta a tutti gli usi, griglia, padella o forno.

4)Melanzana rossa: non nasce dalla stessa pianta delle melanzane fin qui descritte, ma è più precisamente il frutto di una pianta di origine africana (Solanum aethiopicum).
Ricorda nell’aspetto un pomodoro per colore e costolature, salvo presentare una polpa spugnosa del tutto simile anche negli usi a quella delle melanzane.
Vengono coltivate anche in Italia, nello specifico in Basilicata, dove la Rossa di Rotonda ha ottenuto il marchio DOP nel 2007. Aromatiche e piccanti, con un retrogusto amarognolo, il loro sapore ricorda quello del fico d’india. Adatte a conserve di melanzane sott’olio o sott’aceto, hanno anche la particolarità di non annerire una volta incise.



3. Benefici e controindicazioni della Melanzana

 

La melanzana è ricca di acqua (oltre il 90%), presenta una buona quantità di fibra ed è povera di zuccheri, pertanto adatto alle diete ipocaloriche e un ottimo alimento anche per chi soffre di diabete mellito di tipo 2.
In particolare, possiamo trovare un buon quantitativo di fosforo (importante per la salute delle ossa e dei denti) e potassio (importante per la contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, e fa in modo di mantenere la pressione nella norma) e quantitativi più bassi di ferro, calcio e sodio.
A livello vitaminico, le melanzane contengono molta vitamina C (innalza le barriere del sistema immunitario ed è fondamentale per la neutralizzazione dei radicali liberi) e vitamine del gruppo B (importanti per il buon funzionamento del metabolismo).

Un consumo regolare di melanzane apporta diversi benefici sul nostro organismo, come ad esempio il contenuto di polifenoli che favorisce il controllo dei livelli di colesterolo, ed è generalmente utile per mantenere in salute l’apparato cardiovascolare; la buccia ha proprietà lassative e quindi indicato in caso di stitichezza.
Importante anche l’azione anti ossidante della melanzana, che agisce attraverso la chelazione del ferro e l’apporto di acidi essenziali per il corretto funzionamento delle cellule.

 

Tra le controindicazioni delle melanzane vi è la presenza di una sostanza detta solanina, che l’ortaggio produce naturalmente come difesa anti-fitofaga, e che in quantità consistenti è fortemente tossica per l’organismo umano; e di istamina, un componente che fa scattare, nei soggetti predisposti, reazioni di tipo allergico soprattutto di tipo atopico.
Infine, è sconsigliato il consumo di questo ortaggio in caso di ulcera gastroduodenale e di diverticolosi per i semi in essa contenuti.






4. Composizione chimica e valore energetico



Nella tabella sottostante è presente la composizione chimica e il valore energetico per 100g di melanzana.

 

 

MELANZANA

 

Energia ( kcal):                                        18

Sodio (mg)                                                      26

Energia (kJ):                                            74 

Potassio (mg)                                                184

 

Ferro (mg)                                                      0,3

Parte edibile(%)                                              92

Calcio (mg)                                                     14

Acqua(g)                                                         92,7

Fosforo (mg)                                                   33

Proteine (g)                                                         1,1

Magnesio (mg)                                                  -

Lipidi (g)                                                             0,4

Zinco (mg)                                                         -

Colesterolo (mg)                                               0

Rame (mg)                                                         -

Carboidrati disponibili (g)                            2,6

Selenio (mg)                                                      -

Amido (g)                                                            0

Tiamina (mg)                                               0,05    

Zuccheri solubili (g)                                      2,6

Riboflavina (mg)                                         0,05

Fibra totale  (g):                                              2,6                                                              

Niacina (mg)                                                0,60

Fibra insolubile (g):                                           -

Vitamina A retinolo eq. (µg)                           tr

Fibra solubile (g):                                              -

Vitamina C (mg)                                             11

Alcol (g):                                                               0

Vitamina E (mg)                                               -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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