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Lenticchie - Alimenti

LENTICCHIE



1. Descrizione e origini delle Lenticchie
2.
Varietà di Lenticchie
3. Benefici e controindicazioni delle Lenticchie
4. Composizione chimica e valore energetico

 

 

1. Descrizione e origine delle Lenticchie

 

La lenticchia (Lens culinaris) è una pianta erbacea appartiene alla famiglia della Fabaceae. È contenuta all’interno di baccelli, schiacciati e corti ed ha la forma di un piccolo disco schiacciato.Il loro colore è determinato dalla varietà.
In commercio le lenticchie più diffuse si presentano con una colorazione che vira dal verde chiaro al bruno, fino a colori più scuri come le lenticchie nere, denominate anche “lenticchie beluga”. In molti supermercati si trovano anche dei semi di colore giallo oppure rosso-arancio, si tratta delle lenticchie decorticate.
Da studi condotti su reperti fossili, si evince che la lenticchia fosse coltivata già nel 7.000 a.C, nella zona compresa fra la Siria e l’Iraq che un tempo veniva definita Mezzaluna fertile.
Nell’antico Egitto le lenticchie sono state trovate anche nelle tombe egizie risalenti al 2.500 a.C.
Venivano molto apprezzate sia ad Atene che a Roma, tanto che l’autore latino Plinio il Vecchio, nella sua opera Naturalis Historia, le cita come alimento dal grande valore nutritivo e capace di infondere tranquillità nell’animo.
Sembra addirittura che l’obelisco del colonnato di Piazza San Pietro a Roma (portato nella città eterna per volere dell’imperatore Caligola) abbia attraversato il Mediterraneo protetto da un gigantesco carico di lenticchie. Testimonianze dell’uso delle lenticchie nella storia si trovano anche nella Bibbia, in particolare nel libro della Genesi: è famoso l’episodio in cui Esaù, tornato stanco dal lavoro dei campi, vende la sua primogenitura al fratello Giacobbe in cambio di un piatto di lenticchie.
Nel Rinascimento questo legume rappresentava un simbolo di prosperità e denaro, tanto da attribuire loro il potere di portare soldi, soprattutto se mangiate a cavallo del nuovo anno. Tradizione in voga anche oggi.
Nella cultura ebraica, invece, simboleggiano il ciclo della vita per via della loro forma rotonda.



2. Varietà di Lenticchie

 

Di varietà di lenticchie ve ne sono davvero tante, da quelle marroni la varietà più comune, hanno un sapore un po’ più delicato e terroso, a quelle verdi canadesi, tra le più diffuse ed esportate al mondo, a quelle rosse, così chiamate anche se il loro colore tende più all’arancione, provenienti dal Nord Africa di piccole dimensione e decorticate, caratteristica che consente loro di cuocere più velocemente; ed arrivare infine alle particolarissime nere di Beluga, dalla forma perfetta e appiattita e contraddistinte da un sapore dolce e aromatico.

Di seguito sono citate le varietà più apprezzate e conosciute d’Italia:


1) Lenticchia di Castelluccio di Norcia: coltivata lungo tutto l’altopiano di Castelluccio all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Ha ottenuto il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta nel 1997. È caratterizzata soprattutto dalla grande varietà dei suoi colori e dalla forma piccola e tondeggiante. La sua buccia estremamente tenera e sottile consente tempi di cottura brevi e un’alta digeribilità. È perfetta in umido con salsicce o cotechino e nelle zuppe.
2) Lenticchia di Altamura: coltivata nelle Murge, Altamura. Questa varietà si caratterizza per le sue grandi dimensioni, tanto che viene chiamata anche “lenticchia gigante” e il colore verdastro. La forma è un po' piatta e il sapore dolce e piacevolmente erbaceo. Hanno bisogno di essere messe a bagno la sera prima. È perfetta da servire come contorno.
3) Lenticchia di Ustica: si tratta di una delle lenticchie più piccole d’Italia, ma anche la più saporita. Coltivata su terreno lavico e di colore marrone scuro, la coltivazione avviene secondo tradizione in modo assolutamente naturale nel pieno rispetto della natura la lenticchia di Ustica è usate soprattutto per zuppe con ortaggi della zona e finocchietto selvatico, oltre che con la pasta. Dal sapore delicato, non necessita di ammollo e ha un tempo di cottura abbastanza breve.
4) Lenticchia di Mormanno: coltivata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino dove, nel paese di Mormanno, si tratta di una varietà di lenticchia a seme piccolo e policromo (rosa, beige, verde). Si tratta di una lenticchia molto leggera, dalla buccia sottile cucinata soprattutto nella zuppa con abbondante peperoncino locale.
5) Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio: coltivata a circa 1200 metri sulle pendici del Gran Sasso, è una lenticchia la cui coltivazione, secondo alcuni documenti, risale addirittura all’anno mille. Si caratterizza per le sue dimensioni estremamente piccole e per la sua naturale sapidità. Non ha bisogno di ammollo ed è consumata principalmente come ingrediente principale di zuppe.
6) Lenticchia di Colfiorito: proveniente dalla zona dell'altopiano di Colfiorito, a 800 metri di altitudine. È piccola, tenera e saporita di una tonalità peculiare che spazia dal rosso al giallo e al verde, ed un gusto deciso davvero unico. Non necessita di essere messa a bagno in acqua prima della cottura e cuoce davvero in pochissimi minuti. È ottima se servita in umido, in abbinamento con il cotechino o lo zampone, oppure in zuppe e minestre.
7) Lenticchia di Villalba: coltivata nel di Villalba, in Sicilia, uno tra i principali produttori di lenticchie in Italia fin dalla prima metà del Novecento. La varietà autoctona è a seme grande è nota anche come “lenticchia bionda” e le sue qualità nutrizionali sono straordinarie. Necessita di ammollo dalla sera prima ed è utilizzata soprattutto per le minestre.
8) Lenticchia di Rascino: viene coltivata nella zona del Cicolano, al confine tra Lazio ed Abruzzo. Di piccole dimensioni e di colore marrone, con alcune screziature rossastre, ha un sapore delicato e gradevole e una consistenza soda e integra anche da cotta. Si tratta di una lenticchia che necessita di ammollo ed è ottima per preparare zuppe col farro locale o col grano bianco tipico di questo territorio.



3. Benefici e controindicazioni delle Lenticchie

 

Le lenticchie sono i legumi più importanti in assoluto dal punto di vista nutrizionale, sono particolarmente ricche di proteine, circa il 23%, e di fibre, le quali risultano un valido aiuto per aumentare il senso di sazietà e facilitare il transito intestinale. Presenta buoni quantitativi di potassio, calcio, fosforo, magnesio, rame e ferro. Quest’ultimo in particolare, è ideale per chi soffre di anemia poiché contribuisce ad aumentare la produzione di globuli rossi. Le lenticchie contengono inoltre gli isoflavoni, composti dalle proprietà antiossidanti, utili contro i radicali liberi. La Tiamina (vitamina B1) in esse presente, inoltre, favorisce la memoria e la concentrazione, mentre la vitamina B3 aiuta l’organismo a gestire in modo ottimale l’energia e a ridurre i trigliceridi nel sangue.

Per quanto riguarda le controindicazioni, è bene non eccedere nel consumo di lenticchie in caso di predisposizione a problemi intestinali. Nello specifico questo legume avendo la parte esterna composta da fibre insolubili e poco digeribili, potrebbero irritare le pareti intestinali in soggetti che soffrono di coliti o irregolarità intestinale. Inoltre si possono verificare acidità di stomaco e meteorismo conseguente all'accumulo di gas nell'intestino. Infine sono controindicate in caso di ulcera e gotta.





4. Composizione chimica e valore energetico



Nella tabella sottostante è presente la composizione chimica e il valore energetico per 100g di lenticchie.



LENTICCHIE

Energia ( kcal):                                    291

Sodio (mg)                                                        8

Energia (kJ )                                     1219  

Potassio (mg)                                                980

 

Ferro (mg)                                                      8,0

Parte edibile(%)                                            100

Calcio (mg)                                                     57

Acqua(g)                                                      11,2

Fosforo (mg)                                                 376

Proteine (g)                                                  22,7

Magnesio (mg)                                                83

Lipidi (g)                                                        1,0

Zinco (mg)                                                   2,90

Colesterolo (mg)                                          0

Rame (mg)                                                   1,00

Carboidrati disponibili (g)                         51,1

Selenio (mg)                                                10,5

Amido (g)                                                    44,8

Tiamina (mg)                                               0,47    

Zuccheri solubili (g)                                      1,8

Riboflavina (mg)                                         0,20

Fibra totale  (g):                                            13,8                                                       

Niacina (mg)                                                2,00

Fibra insolubile (g):                                   12,91

Vitamina A retinolo eq. (µg)                          10

Fibra solubile (g):                                        0,92

Vitamina C (mg)                                              tr

Alcol (g):                                                          0

Vitamina E (mg)                                                -

 

 

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