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Fluimucil -

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

 

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Fluimucil 300 mg/3 ml.


Soluzione iniettabile e per nebulizzatore e per instillazione endotracheobronchiale.


2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA


Una fiala contiene:


Principio attivo: N- Acetilcisteina mg 300.
Eccipienti: sodio.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1


3. FORMA FARMACEUTICA


Fiale.



4. INFORMAZIONI CLINICHE


4.1 Indicazioni terapeutiche


Trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischiosa: bronchite acuta, bronchite cronica e sue riacutizzazioni, enfisema polmonare, mucoviscidosi e bronchiectasie.

 

Trattamento antidotico


Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo.
Uropatia da iso e ciclofosfamide.

 

4.2 Posologia e modo di somministrazione


Somministrazione endovenosa


Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo


Per il successo terapeutico di un trattamento antidotico per le intossicazioni con paracetamolo, il periodo che intercorre tra l’assunzione del paracetamolo in eccesso e l’inizio della terapia è essenziale.
La terapia dovrebbe essere iniziata a partire dall’ingestione del paracetamolo ed entro le 8 ore. Nel caso di somministrazione di acetilcisteina durante le 15 ore successive al sovradosaggio di paracetamolo, la terapia è generalmente inefficace, anche se ci sono evidenze in letteratura di trattamenti di successo dopo 16-24 ore dall’assunzione del paracetamolo.
La somministrazione deve essere mediante infusione intravenosa.
L’infusione deve essere condotta lentamente per ridurre il rischio di effetti indesiderati.
Viene raccomandato il seguente schema posologico.

 

Pazienti con peso corporeo superiore a 40 Kg


Dose iniziale: 150 mg/kg in 200 ml di soluzione in 60 minuti.
Seconda dose: 50 mg/kg in 500 ml in 4 ore.
Terza dose: 100 mg/kg in 1000 ml in 16 ore.

 

Pazienti con peso corporeo compreso tra 20 e 40 Kg


Dose iniziale: 150 mg/kg in 100 ml di soluzione in 60 minuti.
Seconda dose: 50 mg/kg in 250 ml in 4 ore.
Terza dose: 100 mg/kg in 500 ml in 16 ore.

 

Pazienti con peso corporeo compreso inferiore a 20 Kg


Dose iniziale: 150 mg/kg in 3 ml/Kg di soluzione in 60 minuti.
Seconda dose: 50 mg/kg in 7 ml/Kg in 4 ore
Terza dose: 100 mg/kg in 14 ml/Kg in 16 ore

La soluzione deve essere compatibile (soluzione di destrosio al 5%, sodio cloruro allo 0,45% o acqua per iniettabili).

 

Somministrazione aerosolica


Si nebulizza una fiala ogni seduta, effettuando 1-2 sedute giornaliere per 5-10 giorni.
Data la elevata tollerabilità del preparato, la frequenza delle sedute e le dosi per ciascuna di esse possono essere modificate dal medico entro limiti abbastanza ampi, in rapporto alla forma clinica ed all'effetto terapeutico, e senza la necessità di differenziare nettamente le dosi per l'adulto da quelle pediatriche.

 

Instillazione endobronchiale


Si somministra, con le modalità prescelte (sondini permanenti, broncoscopio, ecc.) 1 fiala per volta 1-2 volte al giorno o in rapporto alle necessità.

 

Instillazioni o lavaggi endoauricolari o di altre cavità


La posologia media è di 1/2-1 fiala per volta.

 

4.3 Controindicazioni


Come agente mucolitico


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Bambini di età inferiore ai 2 anni.

 

Come antidoto


Non ci sono controindicazioni al trattamento dell’intossicazione da paracetamolo con N acetilcisteina.

 

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego


I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di età inferiore ai 2 anni. Infatti la capacità di drenaggio del muco bronchiale è limitata in questa fascia d’età, a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie.
Essi non devono quindi essere usati nei bambini di età inferiore ai 2 anni (vedere paragrafo 4.3).
Richiede particolare attenzione l’uso del medicinale in pazienti affetti da ulcera peptica o con storia di ulcera peptica, specialmente in caso di contemporanea assunzione di altri farmaci con un noto effetto gastrolesivo.
La somministrazione di N-acetilcisteina, specialmente per via aerosolica, all'inizio del trattamento, può fluidificare le secrezioni bronchiali ed aumentarne nello stesso tempo il volume; se il paziente è incapace di espettorare in modo efficace, per evitare la ritenzione di secreti occorre ricorrere al drenaggio posturale o, eventualmente, alla broncoaspirazione.
La somministrazione di N-acetilcisteina per via intravenosa richiede la supervisione di un medico. La comparsa di effetti indesiderati, in seguito alla somministrazione di N-acetilcisteina in perfusione intravenosa, è più probabile se il farmaco è somministrato rapidamente o in quantità eccessive. E’ pertanto raccomandato seguire strettamente le indicazioni riportate nel paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”.

 

Asma bronchiale


Ci sono alcune evidenze che pazienti con una storia di atopia e asma potrebbero essere ad elevato rischio di sviluppare una reazione anafilattoide.
I pazienti affetti da asma bronchiale debbono essere strettamente controllati durante la terapia; se compare broncospasmo la somministrazione di N-acetilcisteina deve essere immediatamente sospesa e deve essere instaurato un adeguato trattamento.

 

Intolleranza all’istamina


N-acetilcisteina può influenzare il metabolismo dell’istamina. Pertanto dovrebbe essere usata cautela quando si somministra Fluimucil in pazienti con intolleranza all’istamina poiché potrebbero manifestarsi sintomi da ipersensibilità.

 

Reazioni anafilattiche


Con l’N-acetilcisteina si possono verificare reazioni di ipersensibilità/anafilattoidi, specialmente con la dose di carico iniziale.
Il paziente deve essere attentamente monitorato durante questo periodo per i segni di una reazione anafilattoide.
In casi molto rari, queste reazioni sono state fatali.
Le reazioni di ipersensibilità/anafilattoidi alla N-acetilcisteina si verificano generalmente tra i 15 e 60 minuti dopo l’inizio dell’infusione e, in molti casi, i sintomi vengono alleviati con l’interruzione dell’infusione (potrebbero essere necessari farmaci antistaminici e occasionalmente corticosteroidi).
La maggior parte delle reazioni anafilattoidi può essere gestita con la sospensione temporanea dell’infusione di N-acetilcisteina, somministrando una appropriata terapia di supporto e riprendendo la terapia ad una velocità di infusione più lenta.
Quando una reazione anafilattoide è sotto controllo, l’infusione può normalmente ricominciare ad una velocità di infusione di 50 mg/kg in 4 ore, seguita da una infusione finale di 16 ore (100 mg/kg in 16 ore).

 

Fluidi ed elettroliti


In caso di somministrazione di dosi antidotiche in pazienti con peso corporeo inferiore a 40 Kg vi è un possibile rischio di eccessiva somministrazione di liquidi con conseguente iponatriemia, convulsioni e morte. Si raccomanda quindi di seguire strettamente le indicazioni riportate nel paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”.

 

Coagulazione


L’assunzione di N-acetilcisteina a dosaggi antidotici può prolungare il “tempo di protrombina” (riduzione dell’indice protrombinico, aumento dell’INR).
Il Fluimucil presenta, aprendo la fiala, un odore sulfureo che non disturba però in alcun modo la somministrazione del preparato.
La soluzione di N-acetilcisteina conservata nella fiala aperta, o trasferita all'apparecchio per aerosol, può eccezionalmente assumere una colorazione rosa, senza che per questo l'attività e la tollerabilità del preparato siano compromesse.

 

Bambini e adolescenti


Ai bambini e adolescenti si applicano le stesse avvertenze e precauzioni riportate per gli adulti.

 

Informazioni importanti su alcuni eccipienti


Questo medicinale contiene 43 mg di sodio (componente principale del sale da cucina) per fiala (1.9 mmol) equivalente a 2,15% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dell’OMS che corrisponde a 2 grammi di sodio per un adulto.

 

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione


Interazione farmaco-farmaco


E’ stato dimostrato che la contemporanea assunzione di nitroglicerina e N-acetilcisteina causa una significativa ipotensione e determina dilatazione dell’arteria temporale.
Qualora fosse necessaria la contemporanea somministrazione di nitroglicerina e N-acetilcisteina, occorre monitorare i pazienti per la comparsa di ipotensione che può anche essere severa ed allertarli circa la possibile insorgenza di cefalea.
Farmaci antitussivi ed N-acetilcisteina non devono essere assunti contemporaneamente poiché la riduzione del riflesso della tosse potrebbe portare ad un accumulo delle secrezioni bronchiali.
Il Fluimucil può essere somministrato insieme ai comuni farmaci broncodilatatori, vasocostrittori, ecc.
Le informazioni disponibili in merito all’interazione antibiotico-N-acetilcisteina si riferiscono a prove in vitro, nelle quali sono state mescolate le due sostanze, che hanno evidenziato una diminuita attività dell’antibiotico.
Tuttavia, a scopo precauzionale, si consiglia di non mescolare antibiotici alla soluzione di N-acetilcisteina.

 

Popolazione pediatrica


Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti.

 

Interazioni farmaco-test di laboratorio


L’N-acetilcisteina può causare interferenze con il metodo di dosaggio colorimetrico per la determinazione dei salicilati.
L’N-acetilcisteina può interferire con il test per la determinazione dei chetoni nelle urine.

 

4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento


Gravidanza


Le informazioni cliniche relative alla somministrazione dell’N-acetilcisteina nel corso della gravidanza sono limitate.
Gli studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti tossici diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o post-natale relativamente alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Prima dell’uso in gravidanza, dovrebbe essere valutato il rapporto rischio/beneficio.

 

Allattamento


Non ci sono informazioni disponibili circa l’escrezione del latte materno.
Un rischio per il lattante non può essere escluso.
Durante l'allattamento il medicinale deve essere usato solo dopo aver valutato attentamente il rapporto rischio/beneficio.

 

Fertilità


Non sono disponibili dati sull’effetto dell’N-acetilcisteina sulla fertilità umana.
Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la fertilità per l'uomo alle dosi
raccomandate (vedere paragrafo 5.3).

 

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari


Non ci sono evidenze di effetti sulla capacità di guidare e usare macchinari.

 

4.8 Effetti indesiderati


Riassunto del profilo di sicurezza


Gli eventi avversi più frequentemente associati alla somministrazione della N-acetilcisteina sono di natura anafilattoide e di ipersensibilità: orticaria, rash, prurito sono i sintomi più frequenti.
Per uso antidotico, sono state riportate reazioni anafilattoidi/di ipersensibilità più gravi nel caso di pazienti che sviluppano angioedema, broncospasmo, tachicardia e ipotensione.
Molto raramente sono stati segnalati casi di decessi per sovradosaggio per via endovenosa di N-acetilcisteina impiegata come antidoto per il sovradosaggio di paracetamolo.

 

Tabella delle reazioni avverse


Le seguenti reazioni avverse sono state riscontrate durante l’esperienza post-marketing; la loro frequenza non è nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).


Uso inalatorio:

 

Classificazione organo-sistemica

Reazioni avverse – Frequenza non nota (*)

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Broncospasmo, rinorrea, ostruzione
bronchiale

Patologie gastrointestinali

Stomatite, vomito, nausea

Patologie della cute e del tessuto sottocutane

Orticaria, rash, prurito


(*) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

 

Uso parenterale:

 

            Classificazione organo sistemica           

Reazioni avverse– Frequenza non nota (*)

Disturbi del sistema immunitario

Shock anafilattico, reazione anafilattica,
reazione anafilattoide, ipersensibilità

Patologie cardiache

Tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Broncospasmo, dispnea

Patologie gastrointestinali

Vomito, nausea

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Angioedema, orticaria, rossore,
rash, prurito

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Edema della faccia

Esami diagnostici

Diminuzione della pressione sanguigna,
tempo di protrombina prolungato


(*) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

In rarissimi casi, si è verificata la comparsa di gravi reazioni cutanee in connessione temporale con l’assunzione di N-acetilcisteina, come la sindrome di Stevens-Johnson e la sindrome di Lyell.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia stato identificato almeno un altro farmaco sospetto più probabilmente coinvolto nella genesi delle suddette sindromi mucocutanee, in caso di alterazioni mucocutanee è opportuno rivolgersi al proprio medico e l’assunzione di N-acetilcisteina deve essere immediatamente interrotta.
Alcuni studi hanno confermato una riduzione dell’aggregazione piastrinica durante l’assunzione di N- acetilcisteina. Il significato clinico di tali evidenze non è ancora stato definito.

 

Segnalazione delle reazioni avverse sospette


La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

 

4.9 Sovradosaggio


Uso parenterale


Sintomi


”I sintomi da sovradosaggio sono simili per natura, ma più gravi rispetto a quelli indicati nel paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”.

 

Trattamento


La terapia del sovradosaggio si basa sulla immediata sospensione della somministrazione per infusione, su un trattamento sintomatico e su procedure di rianimazione. Non ci sono specifici trattamenti antidotici; la NAC è dializzabile.

 

Uso inalatorio o endotracheobronchiale


Non sono stati osservati casi di sovradosaggio in soggetti trattati per via inalatoria o endotracheobronchiale.
Dosi eccessive per via inalatoria o endotracheobronchiale potrebbero tuttavia determinare una fluidificazione eccessiva e massiva delle secrezioni per cui, specie nei soggetti con riflesso tussigeno e dell'espettorazione deficitario e depresso, può rendersi necessario il ricorso alle metodiche strumentali di broncoaspirazione.

 

Popolazione pediatrica


Gli stessi sintomi e trattamenti sono riferibili alla popolazione pediatrica.


5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE


5.1. Proprietà farmacodinamiche


Categoria farmacoterapeutica:
Antidoti, codice ATC: V03AB23.
Mucolitici, codice ATC: R05CB01.


La N-acetil-L-cisteina (NAC) principio attivo del Fluimucil esercita un'intensa azione mucolitico-fluidificante nelle secrezioni mucose e mucopurulente depolimerizzando i complessi mucoproteici e gli acidi nucleici che danno vischiosità alla componente vitrea e purulenta dell'escreato e di altri secreti.
La NAC inoltre, in quanto tale, esercita azione antiossidante diretta essendo dotata di un gruppo tiolico libero (-SH) nucleofilo in grado di interagire direttamente con i gruppi elettrofili dei radicali ossidanti. Di particolare interesse è la recente dimostrazione che la NAC protegge l'α1-antitripsina, enzima inibitore dell'elastasi, dall'inattivazione ad opera dell'acido ipocloroso (HOCl), potente agente ossidante prodotto dall'enzima mieloperossidasi dei fagociti attivati. La struttura della molecola le consente inoltre di attraversare facilmente le membrane cellulari. All'interno della cellula, la NAC viene deacetilata e si rende così disponibile L -cisteina, aminoacido indispensabile per la sintesi del glutatione (GSH).
Il GSH è un tripeptide altamente reattivo, diffuso ubiquitariamente nei vari tessuti degli organismi animali, essenziale per il mantenimento della capacità funzionale e dell'integrità morfologica cellulare, in quanto rappresenta il più importante meccanismo di difesa intracellulare verso radicali ossidanti, sia esogeni che endogeni, e verso numerose sostanze citotossiche.
Queste attività rendono il Fluimucil particolarmente adatto al trattamento delle affezioni acute e croniche dell'apparato respiratorio caratterizzate da secrezioni mucose e mucopurulente dense e vischiose.
La NAC svolge un ruolo di primaria importanza per il mantenimento degli idonei livelli di GSH, contribuendo alla protezione cellulare verso agenti lesivi che, attraverso il progressivo depauperamento di GSH, esprimerebbero integralmente la loro azione citotossica, come nell'avvelenamento da paracetamolo.
Grazie a tale meccanismo d'azione la NAC trova indicazione anche come specifico antidoto nell'avvelenamento da paracetamolo e in corso di trattamento con ciclofosfamide, nella cistite emorragica, in quanto fornisce i gruppi -SH necessari per bloccare l'acroleina, il metabolita della ciclofosfamide cui si attribuisce l'uropatia in corso di trattamento. Per le sue proprietà antiossidanti e in quanto precursore del glutatione endocellulare, l' N- acetilcisteina svolge inoltre un'azione protettiva sulle vie respiratorie, opponendosi ai danni da agenti ossidanti.

 

5.2. Proprietà farmacocinetiche


Ricerche eseguite nell'uomo con N-acetilcisteina marcata hanno dimostrato un buon assorbimento del farmaco dopo somministrazione orale. In termini di radioattività, i picchi plasmatici sono conseguiti alla 2°-3° ora. Le rilevazioni a livello del tessuto polmonare, eseguite a 5 ore dalla somministrazione, dimostrano la presenza di concentrazioni significative di N-acetilcisteina.

 

5.3. Dati preclinici di sicurezza


Dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità per la riproduzione e lo sviluppo.
L'N-acetilcisteina è caratterizzata da una tossicità particolarmente ridotta. La DL50 è superiore a 10 g/kg per via orale sia nel topo che nel ratto, mentre per via endovenosa è di 2,8 g/kg nel ratto e di 4,6 g/kg nel topo. Nei trattamenti prolungati, la dose di 1 g/kg/die per via orale è stata ben tollerata nel ratto per 12 settimane. Nel cane la somministrazione per via orale di 300 mg/kg/giorno, per la durata di un anno, non ha determinato reazioni tossiche. Il trattamento a dosi elevate in ratte e coniglie gravide durante il periodo della organogenesi, non ha determinato la nascita di soggetti con malformazioni.
Nei ratti maschi, il trattamento per 15 settimane con N-acetilcisteina a dosi orali considerate significativamente superiori alla dose umana raccomandata, non ha avuto effetti sulla fertilità o sulle prestazioni riproduttive generali degli animali.


6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE


6.1 Elenco degli eccipienti


Sodio idrossido, disodio edetato, Acqua per preparazioni iniettabili.

 

6.2 Incompatibilità


Siccome l'N-acetilcisteina, può reagire chimicamente con certi materiali (es. gomma, ferro, rame), è opportuno usare apparecchi aerosolizzatori in vetro e plastica e lavare gli apparecchi con acqua dopo l'uso.

 

6.3 Periodo di validità


Anni cinque (5).
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.
Si consiglia di aprire le fiale di Fluimucil al momento dell'uso: le fiale aperte sono utilizzabili solo se conservate in frigorifero e per un massimo di 24 ore. Le fiale conservate aperte non devono più essere usate per iniezione.
Qualora la soluzione di N-acetilcisteina sia stata miscelata con quella di un broncodilatatore o di altro farmaco, essa va usata nel tempo più breve possibile e non può essere conservata.

 

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione


Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

6.5 Natura e contenuto del contenitore


Fiale di vetro giallo.
Scatola da 5 fiale da 3 ml.
Scatola da 10 fiale da 3 ml.

 

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione


Vedere il punto 4.2.

 

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO ZAMBON ITALIA s.r.l.

Via Lillo del Duca, 10 – 20091 Bresso (MI).

 

8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO


Scatola da 5 fiale da 3 ml
AIC n. 020582019.

Scatola da 10 fiale da 3 ml
AIC n. 020582033.

 

9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

Prima autorizzazione: 7 giugno 1965.
Rinnovo 5 giugno 2013.

 

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Documento reso disponibile da AIFA il 13/01/2023.


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Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
Attenzione: i foglietti illustrativi potrebbero essere incompleti e/o non aggiornati. Per qualsiasi informazione più approfondita sul medicinale consultare il medico.