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Ciproxin - Foglietti Illustrativi

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

 

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE


Ciproxin 200 mg/100 mL soluzione per infusione.



2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA


Ogni flacone da 100 mL di soluzione per infusione contiene 200 mg di ciprofloxacina. Il contenuto di cloruro di sodio è di 900 mg (15,4 mmol).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


3. FORMA FARMACEUTICA


Soluzione per infusione.
Soluzione limpida, quasi incolore o leggermente giallastra.
Il pH della soluzione varia da 3,9 a 4,5.


4. INFORMAZIONI CLINICHE


4.1 Indicazioni terapeutiche


Ciproxin 200 mg/100 mL soluzione per infusione è indicato nel trattamento delle infezioni riportate sotto (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Prima di iniziare la terapia, si deve prestare particolare attenzione alle informazioni disponibili sulla resistenza alla ciprofloxacina.
Si raccomanda di fare riferimento alle linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

 

Adulti


  • Infezioni delle basse vie respiratorie sostenute da batteri Gram-negativi esacerbazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Nella esacerbazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva, Ciproxin deve essere usato soltanto quando l’uso di altri antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento di queste infezioni sia considerato inadeguato:
- infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica o di bronchi ectasie;
- polmonite.
  • Otite media cronica purulenta.
  • Riacutizzazioni di sinusite cronica, particolarmente se causate da batteri Gram-negativi.
  • Infezioni delle vie urinarie.
  • Pielonefrite acuta.
  • Infezioni complicate delle vie urinarie.
  • Prostatite batterica.
  • Infezioni dell’apparato genitale.
  • Epididimo-orchite, compresi i casi da Neisseria gonorrhoeae.
  • Malattia infiammatoria pelvica, compresi i casi da Neisseria gonorrhoeae.
  • Infezioni del tratto gastroenterico (ad es. diarrea del viaggiatore).
  • Infezioni intraddominali.
  • Infezioni della cute e dei tessuti molli causate da batteri Gram-negativi.
  • Otite esterna maligna.
  • Infezioni delle ossa e delle articolari.
  • Antrace inalatorio (profilassi e terapia dopo esposizione).

La ciprofloxacina può essere usata per gestire pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta a infezione batterica.

 


Bambini e adolescenti


  • Infezioni broncopolmonari, causate da Pseudomonas aeruginosa in pazienti con fibrosi cistica.
  • Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite acuta.
  • Antrace inalatorio (profilassi e terapia dopo esposizione).

La ciprofloxacina può anche essere usata per trattare infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti, qualora lo si ritenga necessario.
Il trattamento deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica / di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

 

4.2 Posologia e modo di somministrazione


PosologiaLa posologia varia in funzione dell’indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzionalità renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo.
La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia, nonché dal suo decorso clinico e batteriologico.
A discrezione del medico, dopo l'iniziale somministrazione endovenosa, se clinicamente indicato, il trattamento può essere proseguito per via orale con le compresse o la sospensione. Il trattamento e.v. deve essere proseguito per via orale appena possibile.
Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Il trattamento di talune infezioni (ad es. la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni ossee ed articolari) può richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.

 

Adulti

 

Indicazioni

Dose giornaliera in mg

Dose giornaliera
in mL (Numero di
cucchiai dosatori da 5 mL)

Durata totale
del trattamento
(comprensiva
di un’eventuale
terapia parenterale
iniziale con ciprofloxacina)

Infezioni delle basse vie respiratorie

da 500 mg due volte al
giorno a 750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

da 7 a 14 giorni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Infezioni delle alte
vie respiratorie

Riacutizzazio
ne di sinusite
cronica

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte al giorno a 7,5 mL due volte al giorno (da 1 cucchiaio dosatore (da 5 mL) due volte al giorno a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da 5 mL) due volte al giorno)

da 7 a 14 giorni

Otite media
cronica
purulenta

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

da 7 a 14 giorni

Otite esterna
maligna

750 mg due
volte al giorno

7,5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno))

da 28 giorni
fino a 3 mesi

Indicazioni

Dose
giornaliera in
mg

Dose giornaliera
in mL
(Numero di
cucchiai dosatori
da 5 mL)

Durata totale
del trattamento
(comprensiva
di un’eventuale
terapia parenterale
iniziale con
ciprofloxacina )

Infezioni
delle vie
urinarie
(vedere
paragrafo
4.4)

Cistite acuta
non
complicata

da 250 mg
due volte al
giorno a
500 mg due
volte al giorno

da 2,5 mL due
volte al giorno a
5 mL due volte al
giorno (da 1/2 cucchiaio
dosatore (da 5 mL) due volte al giorno a 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL) due volte al giorno)

3 giorni

Nelle donne prima della menopausa, può essere usata
una dose singola di 500 mg (corrispondente ad una
dose singola di 5 mL = 1 cucchiaio dosatore (da 5 mL)
come dose singola)

Cistite
complicata,
Pielonefrite
acuta

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno)

7 giorni

Pielonefrite
complicata

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte al giorno a 7,5 mL due volte al giorno (da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL) due volte al giorno a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2
(da 5mL) due volte al giorno)

almeno 10
giorni, può
essere
proseguito per
oltre 21 giorni
in casi
particolari (ad
es. in presenza
di ascesso)

Indicazioni

Dose
giornaliera in
mg

Dose giornaliera
in mL
(Numero di
cucchiai dosatori
da 5 mL)

Durata totale
del trattamento
(comprensiva
di un’eventuale
terapia
parenterale
iniziale con
ciprofloxacina )

Prostatite
batterica

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

da 2 - 4
settimane
(acuta) a 4 - 6
settimane
(cronica)

Infezioni
dell’apparato genitale

Uretrite e
cervicite
gonococciche
dovuta alla
sensibilità da
Neisseria
gonorrhoeae

500 mg come
dose singola

5 mL come dose
singola
(corrispondente a 1
cucchiaio dosatore
(da 5 mL) come
dose singola)

1 giorno (dose
singola)

Epididimo-
orchite e
malattia
infiammatori
a pelvica
inclusi i casi
dovuti alla
sensibilità da
Neisseria
gonorrhoeae

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte al giorno a 7,5 mL due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL) due volte al giorno a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da 5 mL) due volte al giorno)

almeno 14
giorni

 

 

Indicazioni

 

 

Dose giornaliera in mg

 

Dose giornaliera
in mL (Numero di
cucchiai dosatori
da 5 mL)

Durata totale
del trattamento
(comprensiva
di un’eventuale
terapia parenterale
iniziale con
ciprofloxacina)

Infezioni
del tratto
gastroenter
ico e
infezioni
intraddomi
nali

Diarrea di
origine
batterica,
anche
causata da
Shigella spp.
(eccetto la
Shigella
dysenteriae
tipo 1) e
trattamento
empirico
della diarrea
del
viaggiatore
grave

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno)

1 giorno

Diarrea
causata da
Shigella
dysenteriae
tipo 1

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno)

5 giorni

Diarrea
causata da
Vibrio
cholerae

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno)

3 giorni

Febbre tifoide

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL
due volte al giorno)

7 giorni

 

 

 

Indicazioni

 

 

Dose
giornaliera in
mg

 

 

Dose giornaliera
in mL
(Numero di
cucchiai dosatori
da 5 mL)

Durata totale
del trattamento
(comprensiva
di un’eventuale
terapia
parenterale
iniziale con
ciprofloxacina)

Infezioni
intraddominal
i sostenute
da batteri
Gram-
negativi

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

da 5 a 14 giorni

Infezioni della cute e dei
tessuti molli causate da
batteri Gram-negativi

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
e 1/2 due volte al
giorno)

da 7 a 14 giorni

Infezioni delle ossa e delle
articolazioni

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

massimo 3
mesi

Pazienti neutropenici con
febbre che si sospetta sia
dovuta ad infezione. La
ciprofloxacina deve essere
somministrata in
associazione con uno o più
agenti antibatterici
appropriati, in accordo con
le linee guida ufficiali.

da 500 mg
due volte al
giorno a
750 mg due
volte al giorno

da 5 mL due volte
al giorno a 7,5 mL
due volte al giorno
(da 1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno
a 1 cucchiaio
dosatore e 1/2 (da
5 mL) due volte al
giorno)

La terapia
deve
proseguire per
l'intera durata
della fase
neutropenica

Profilassi di infezioni
invasive da Neisseria
meningitidis

500 mg come
dose singola

5 mL come dose
singola
(corrispondente a 1
cucchiaio dosatore
(da 5 mL) come
dose singola)

1 giorno (dose
singola)

Profilassi e terapia dopo
esposizione dell’antrace
inalatorio, in persone in
grado di ricevere una
terapia orale, qualora
clinicamente appropriato.
La somministrazione del
farmaco deve iniziare il più
presto possibile dopo
l’esposizione accertata o
presunta.

500 mg due
volte al giorno

5 mL due volte al
giorno
(1 cucchiaio
dosatore (da 5 mL)
due volte al giorno)

60 giorni dalla
conferma
dell’esposizione
al Bacillus
anthracis

               

 

 

Popolazione pediatrica

 

Indicazioni

Dose giornaliera in mg ed in mL
Per una guida pratica al numero di cucchiaini dosatori, vedere la tabella A riportata di seguito

Durata totale del trattamento
(comprensiva di un’eventuale
terapia parenterale
iniziale con ciprofloxacina)

Fibrosi cistica

20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose,
corrispondenti a 0,2 mL/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 7,5 mL per ognuna delle due
somministrazioni giornaliere di
sospensione da 500mg/5mL

da 10 a 14 giorni

Infezioni
complicate delle
vie urinarie e
pielonefrite acuta

da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di
750 mg per dose,
corrispondenti ad un volume da
0,1 mL/kg di peso corporeo due volte al giorno a 0,2 mL/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di
7,5 mL per ognuna delle due
somministrazioni giornaliere di
sospensione da 500mg/5mL

da 10 a 21 giorni

Profilassi e terapia dopo
esposizione dell’antrace
inalatorio, in persone in grado
di ricevere una terapia orale,
qualora clinicamente
appropriato.
La somministrazione
del farmaco deve iniziare il più
presto possibile dopo
l’esposizione accertata o
presunta.

da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di
500 mg per dose, corrispondenti ad un volume da 0,1 mL/kg di peso corporeo due volte al
giorno a 0,15 mL/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 5 mL per ognuna delle due somministrazioni giornaliere di sospensione da 500mg/5mL

60 giorni dalla conferma
dell’esposizione al
Bacillus anthracis

Altre infezioni
gravi

20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose,
corrispondenti a 0,2 mL/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 7,5 mL per ognuna delle due
somministrazioni giornaliere di
sospensione da 500mg/5mL

In funzione del tipo di infezione

 

Pazienti anziani


I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente.

 

Pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica


Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale:

 

Clearance della
Creatinina
[mL/min/ 1,73m²]

Creatinina
Sierica
[μmol/L]

Dose Orale
[mg]

> 60

< 124

Vedere dosaggio
abituale

30 – 60

124 - 168

250 – 500 mg ogni
12 ore

<30

> 169

250 – 500 mg ogni
24 ore

Pazienti emodializzati

> 169

250 – 500 mg ogni
24 ore (dopo la
dialisi)

Pazienti in dialisi
peritoneale

> 169

250 – 500 mg ogni
24 ore

 

Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica.
La somministrazione a bambini con ridotta funzionalità renale e/o epatica non è stata oggetto di sperimentazione.

 

Modo di somministrazione

La soluzione per infusione di ciprofloxacina deve essere controllata visivamente prima dell’uso. Non deve essere usata se torbida.
La ciprofloxacina deve essere somministrata per infusione endovenosa. Per i bambini, la durata dell’infusione è di 60 minuti.
Nei pazienti adulti la durata dell’infusione è di 60 minuti per Ciproxin 400 mg e di 30 minuti per Ciproxin 200 mg. L’infusione lenta praticata in una grossa vena riduce sia il disagio del paziente che il rischio di irritazione venosa.
La soluzione per infusione può essere somministrata sia da sola che con altre soluzioni per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.6).

 

4.3 Controindicazioni


  • Ipersensibilità al principio attivo, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti (elencati al paragrafo 6.1).
  • Somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina (vedere paragrafo 4.5).

 

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego


L’uso di Ciproxin deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l’uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con Ciproxin deve essere iniziato soltanto in assenza di opzioni
terapeutiche alternative e dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).
Infezioni gravi ed infezioni miste con presenza di patogeni Gram-positivi ed anaerobi.
La monoterapia con ciprofloxacina non è adeguata per il trattamento di infezioni gravi e di infezioni potenzialmente sostenute da patogeni Gram-positivi o anaerobi. In queste infezioni la ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con altri agenti antibatterici appropriati.

 

Infezioni streptococciche (compreso lo Streptococcus pneumoniae)


La ciprofloxacina è sconsigliata per il trattamento delle infezioni streptococciche, per insufficiente efficacia.

 

Infezioni dell’apparato genitale


Le epididimo-orchiti e la malattia infiammatoria pelvica possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae isolata resistente ai fluorochinoloni. Per le epididimo- orchiti e la malattia infiammatoria pelvica la ciprofloxacina deve essere somministrata assieme a un altro antibatterico appropriato (per esempio una cefalosporina), a meno che non possa essere esclusa la presenza di Neisseria gonorrhoeae resistente alla ciprofloxacina sulla base di dati di prevalenza locali. Se dopo 3 giorni di trattamento non si ottiene un miglioramento clinico, la terapia deve essere riconsiderata.

 

Infezioni del tratto urinario


La resistenza dell’ Escherichia coli – il più comune patogeno coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – ai fluorochinoloni, varia in tutta l’Unione europea. I medici prescrittori sono invitati a prendere in considerazione la prevalenza di resistenze locali dell’Escherichia coli ai fluorochinoloni.

 

Infezioni intraddominali


Sono disponibili dati limitati sull’efficacia della ciprofloxacina nel trattamento delle infezioni intraddominali post-chirurgiche.

 

Diarrea del viaggiatore


La scelta della ciprofloxacina deve tenere conto delle informazioni sulla resistenza alla ciprofloxacina dei patogeni rilevanti nei paesi visitati.

 

Infezioni osse ed articolari


La ciprofloxacina deve essere usata in associazione con un altro agente antimicrobico, in relazione ai risultati della documentazione microbiologica.

 

Antrace inalatorio


L’impiego nell’uomo si basa su dati di sensibilità in vitro e dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche dato nell’uomo. Il medico deve fare riferimento ai documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento dell’antrace.

 

Popolazione pediatrica


Nell’impiego di ciprofloxacina nei bambini e negli adolescenti è necessario attenersi alle linee guida ufficiali. Il trattamento con ciprofloxacina deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti.
La ciprofloxacina provoca artropatia nelle articolazioni portanti degli animali in accrescimento. I dati di sicurezza ricavati da uno studio randomizzato in doppio cieco, sull’uso della ciprofloxacina nei bambini (ciprofloxacina: n=335, età media = 6,3 anni; farmaci di confronto: n=349, età media = 6,2 anni; intervallo di età = 1-17 anni), hanno rivelato un’incidenza di sospetta artropatia correlata al farmaco (desunta da segni clinici e sintomi articolari) del 7,2% e 4,6% al giorno +42. Ad un anno, l’incidenza di artropatia correlata al farmaco era, rispettivamente, del 9,0% e 5,7%. L’incremento d’incidenza nel tempo non è risultato statisticamente significativo fra i 2 gruppi. Il trattamento deve essere iniziato dopo un’attenta valutazione del rischio/beneficio, per la possibilità di eventi avversi a carico delle articolazioni e dei tessuti circostanti (vedere paragrafo 4.8).

 

Infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica


Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra i 5 e i 17 anni. L’esperienza nel trattamento di bambini da 1 a 5 anni è più limitata.

 

Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite


Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie con ciprofloxacina deve essere preso in considerazione quando non possano essere usati altri trattamenti e deve essere basato sui risultati degli esami microbiologici.
Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra 1 e 17 anni.

 

Altre particolari infezioni gravi

Altre infezioni gravi in conformità alle linee guida ufficiali o dopo attenta valutazione del rischio-beneficio, quando non possano essere usati altri trattamenti o dopo insuccesso della terapia convenzionale e quando la documentazione microbiologica giustifichi l’uso della ciprofloxacina.
L’uso della ciprofloxacina per particolari infezioni gravi, con l’eccezione di quelle sopra citate, non è stato oggetto di sperimentazione clinica e l’esperienza clinica è limitata. Pertanto, si consiglia cautela nel trattare pazienti con queste infezioni.

 

Ipersensibilità


Reazioni allergiche e di ipersensibilità, comprese l’anafilassi e le reazioni nanafilattoidi, si possono verificare dopo una dose singola (vedere paragrafo 4.8) e possono mettere il paziente in pericolo di vita. In tale evenienza è necessario interrompere la somministrazione di ciprofloxacina ed instaurare
una terapia adeguata.

 

Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili


Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di Ciproxin deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.

 

Tendinite e rottura dei tendini


Di norma la ciprofloxacina non deve essere usata in pazienti con un’anamnesi di malattia/disturbo dei tendini correlata al trattamento con chinoloni. Ciò nonostante, in circostanze molto rare, dopo documentazione microbiologica dell’agente causale e valutazione del rapporto rischio/beneficio, la ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di talune infezioni gravi, in modo particolare in caso di insuccesso della terapia standard o di resistenza batterica, qualora i dati microbiologici giustifichino l’impiego della ciprofloxacina.
Tendinite e rotture di tendine (soprattutto, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite e rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l’uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.
Ai primi segni di tendinite (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L’arto o gli arti interessati devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.

 

Pazienti con miastenia grave


La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da miastenia grave perché i sintomi possono venire inaspriti (vedere paragrafo 4.8).

 

Aneurisma dell’aorta e dissecazione


Aneurisma e dissezione dell’aorta, e rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica
Studi epidemiologici riferiscono un rischio accresciuto di aneurisma e dissezione dell’aorta, in particolare nei pazienti anziani, nonché di rigurgito aortico e mitralico dopo l’assunzione di fluorochinoloni. Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).

Pertanto, i fluorochinoloni devono essere usati soltanto dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche in soggetti con storia familiare positiva di aneurisma o malattia congenita delle valvole cardiache, o in pazienti con diagnosi pregressa di aneurisma e/o dissezione dell’aorta o malattia delle valvole cardiache, o in presenza di altri fattori di rischio o condizioni predisponenti:

  • sia per aneurisma e dissezione dell’aorta che per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, malattia di Behçet, ipertensione, artrite reumatoide);
  • per aneurisma e dissezione dell’aorta (ad es., disturbi vascolari quali arterite di Takayasu o arterite a cellule giganti, o aterosclerosi nota o sindrome di Sjögren);
  • per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., endocardite infettiva).

Il rischio di aneurisma e dissezione dell’aorta, e di una loro rottura, può essere accresciuto in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi sistemici.
In caso di comparsa improvvisa di dolore addominale, toracico o dorsale/lombare, si deve consigliare ai pazienti di consultare immediatamente il medico del pronto soccorso.
I pazienti devono inoltre rivolgersi immediatamente al medico in presenza di dispnea acuta, palpitazioni cardiache di nuova insorgenza o sviluppo di edema addominale o delle estremità inferiori.

 

Patologie della vista


Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.

 

Fotosensibilità


La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva od ai raggi ultravioletti (vedere paragrafo 4.8).

 

Convulsioni


E’ noto che la ciprofloxacina come altri chinoloni possono provocare convulsioni o abbassare la soglia convulsiva. Sono stati riportati casi di stato epilettico. La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con alterazioni del SNC che possano predisporre alle convulsioni. Se queste dovessero manifestarsi interrompere la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8).

 

Neuropatia periferica


Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con Ciproxin devono essere avvisati di informare il proprio medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l’insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).

 

Reazioni psichiatriche


Possono manifestarsi reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In casi rari la depressione o le reazioni psicotiche possono evolvere a ideazioni/ pensieri suicidari culminanti in tentativi di suicidio o suicidio. In caso di depressione, reazioni psicotiche, pensieri o comportamenti correlati al suicidio, il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto.

 

Disturbi cardiaci


Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come per esempio:

  • sindrome congenita del QT lungo;
  • assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici);
  • squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokaliemia, ipomagnesemia);
  • patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia).

I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, a queste popolazioni. (Vedere ai paragrafi 4.2 Pazienti anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8 e paragrafo 4.9).

 

Disglicemia


Come per gli altri chinoloni, sono stati riportati dei disturbi della glicemia, incluse sia l’ipoglicemia che l’iperglicemia (vedere paragrafo 4.8), spesso nei pazienti anziani diabetici in trattamento concomitante con un farmaco antidiabetico orale (es. glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati dei casi di coma ipoglicemico. Pertanto, in tutti i pazienti diabetici viene raccomandato un attento monitoraggio della glicemia.

 

Apparato digerente


L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche a distanza di diverse settimane) potrebbe indicare la presenza di una colite da antibiotici (pericolosa per la vita, con possibile esito fatale), che va trattata immediatamente (vedere paragrafo 4.8). In questi casi sospendere subito la ciprofloxacina e adottare una terapia adeguata. In questa situazione è
controindicato l’uso di farmaci che inibiscono la peristalsi.

 

Rene e vie urinarie


E’ stata segnalata la comparsa di cristalluria in associazione con l’uso di ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). I pazienti in trattamento con ciprofloxacina devono essere ben idratati ed in tali pazienti sarà bene evitare un’eccessiva alcalinità delle urine.

 

Funzionalità renale compromessa


Poichè la ciprofloxacina è largamente escreta immodificata per via renale, è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale compromessa come riportato nel paragrafo 4.2 per evitare un aumento delle reazioni avverse dovute ad un accumulo di ciprofloxacina.

 

Fegato e vie biliari


In associazione con l’uso di ciprofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica ed insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8).
Qualora compaiano segni e sintomi di epatopatia (come anoressia, ittero, urine scure, prurito, addome dolente alla palpazione), interrompere il trattamento.

 

Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi


Sono state segnalate reazioni emolitiche con la ciprofloxacina in pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. La ciprofloxacina deve essere evitata in questi pazienti, a meno che il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore al possibile rischio. In questo caso, si deve controllare l’eventuale insorgenza di emolisi.

 

Resistenza


Durante o in seguito a un trattamento con ciprofloxacina possono essere isolati batteri che mostrano resistenza alla ciprofloxacina, in presenza o meno di una superinfezione clinicamente manifesta. Può esserci un particolare rischio di selezionare batteri resistenti alla ciprofloxacina in corso di trattamenti di lunga durata e nel trattamento di infezioni nosocomiali e/o di infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas.

 

Citocromo P450


La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e può così provocare un incremento nelle concentrazioni sieriche di sostanze metabolizzate da questo enzima (ad es. teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina, duloxetina, agomelatina), che vengano somministrate concomitantemente. Pertanto, i pazienti che assumono queste sostanze insieme con la ciprofloxacina devono essere tenuti sotto controllo costante per la comparsa di segni clinici di sovradosaggio e può rendersi necessaria la determinazione delle concentrazioni sieriche (ad es. della teofillina) (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata.

 

Metotrexato


L’uso concomitante della ciprofloxacina con il metotrexato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

 

Interazione con test di laboratorio


L’attività in vitro della ciprofloxacina nei confronti del Mycobacterium tuberculosis potrebbe dare luogo a falsi negativi nei test batteriologici eseguiti su campioni prelevati da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.

 

Reazioni nella sede d’iniezione


Reazioni locali nella sede d'iniezione sono state segnalate a seguito di somministrazione endovenosa di ciprofloxacina, risultando più frequenti se il tempo d'infusione viene ridotto a 30 minuti o meno. Possono manifestarsi come reazioni cutanee locali, che regrediscono rapidamente a completamento dell'infusione. Ulteriori somministrazioni e.v. non sono controindicate a meno che le reazioni non ricorrano nuovamente o peggiorino.

 

Contenuto di NaCl


Nei pazienti che richiedono un apporto di sodio controllato (pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza renale, sindrome nefrosica, ecc.) è necessario tenere conto del contenuto di sodio del prodotto (per il contenuto di cloruro di sodio, vedere paragrafo 2).

 

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione


Effetti di altri medicinali sulla ciprofloxacina:


Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT


La ciprofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4).

 

Probenecid


Il probenecid interferisce con la secrezione renale della ciprofloxacina; la loro contemporanea somministrazione determina un aumento delle concentrazioni sieriche di ciprofloxacina.

 

Effetti della ciprofloxacina su altri medicinali:


Tizanidina


La tizanidina non dev’essere somministrata insieme con la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.3). In uno studio clinico in volontari sani si è osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche della tizanidina (incremento della Cmax di un fattore 7, intervallo 4 - 21; incremento dell’AUC di un fattore 10, intervallo 6 - 24), somministrata in concomitanza con Ciproxin. L’incremento
delle concentrazioni sieriche di tizanidina è associato ad un effetto ipotensivo e sedativo potenziato.

 

Metotrexato


Il trasporto tubulare renale del metotrexato può venire inibito dalla somministrazione concomitante di ciprofloxacina, con conseguente potenziale incremento dei livelli plasmatici di metotrexato ed aumento del rischio di reazioni tossiche associate al metotrexato. L’uso concomitante non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

 

Teofillina


La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e teofillina può causare un aumento indesiderato della concentrazione plasmatica di quest'ultima e, di conseguenza, la comparsa di effetti indesiderati teofillina-indotti che, raramente, possono mettere il paziente in pericolo di vita o risultare fatali.
Durante la terapia in associazione, si dovrà controllare la teofillinemia, eventualmente riducendo la dose della teofillina (vedere paragrafo 4.4).

 

Altre xantine


In seguito alla somministrazione concomitante di ciprofloxacina e caffeina o pentoxifillina, è stato osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche di queste xantine.

 

Fenitoina


La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e fenitoina può dare luogo ad una diminuzione o ad un incremento dei livelli sierici di fenitoina. Si raccomanda pertanto di monitorare i livelli sierici del farmaco.

 

Ciclosporina


Un aumento transitorio nella concentrazione sierica di creatinina è stato osservato quando ciprofloxacina e medicinali contenenti ciclosporina sono stati somministrati contemporaneamente. Pertanto, è necessario controllare periodicamente (due volte alla settimana) le concentrazioni di creatinina sierica in questi pazienti.

 

Antagonisti della vitamina K


La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e antagonisti della vitamina K può aumentare l'azione di questi ultimi. Il rischio può variare in funzione dell’infezione di base, dell’età e delle condizioni generali del paziente, cosicché il contributo della ciprofloxacina all’incremento dell’INR (rapporto standardizzato internazionale) risulta difficile da valutare. Si consiglia un monitoraggio frequente dell’INR durante e nel periodo immediatamente successivo la somministrazione concomitante di ciprofloxacina con un antagonista della vitamina K (es: warfarin, acenocumarolo, fenprocumone o fluindione).

 

Duloxetina


In studi clinici è stato dimostrato che l’uso concomitante di duloxetina con gli inibitori forti dell’isozima CYP450 1A2 come la fluvoxamina, può provocare un aumento della AUC e Cmax di duloxetina. Sebbene non siano disponibili dati clinici su una possibile interazione con ciprofloxacina, si possono prevedere effetti simili in caso di somministrazione concomitante (vedere paragrafo 4.4).

 

Ropinirolo


In uno studio clinico è stato dimostrato che l’uso concomitante di ropinirolo e ciprofloxacina, un moderato inibitore dell’isoenzima 1A2 del CYP450, dà luogo a un incremento della Cmax e dell’AUC del ropinirolo rispettivamente del 60% e dell’84%. Si consiglia di controllare l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati indotti dal ropinirolo e di adattarne opportunamente il dosaggio durante la cosomministrazione con ciprofloxacina e nel periodo immediatamente successivo (vedere paragrafo 4.4).

 

Lidocaina


In soggetti sani è stato dimostrato che l’uso concomitante di ciprofloxacina con medicinali contenenti lidocaina, un inibitore moderato dell’isozima CYP450 1A2, riduce del 22% la clearance della lidocaina somministrata per via endovenosa. Sebbene il trattamento con lidocaina sia ben tollerato, è possibile che si verifichi un’interazione con ciprofloxacina, associata ad effetti indesiderati, dopo somministrazione concomitante.

 

Clozapina


In seguito alla somministrazione concomitante di 250 mg di ciprofloxacina e clozapina per 7 giorni, si è osservato un incremento delle concentrazioni sieriche di clozapina e di N-demetilclozapina rispettivamente del 29% e del 31%. Si consiglia di sorvegliare il paziente e di adattare opportunamente il dosaggio della clozapina durante la cosomministrazione con ciprofloxacina e
nel periodo immediatamente successivo (vedere paragrafo 4.4).

 

Sildenafil


In soggetti sani, dopo somministrazione orale di 50 mg di sildenafil in concomitanza con 500 mg di ciprofloxacina, la Cmax e l’AUC di sildenafil sono aumentati di circa il doppio. Pertanto, si deve usare particolare cautela quando si prescriva ciprofloxacina in concomitanza con sildenafil, prendendo in considerazione i rischi ed i benefici.

 

Agomelatina


Negli studi clinici è stato dimostrato che la fluvoxamina, forte inibitore dell’isoenzima CYP 450 1 A 2 inibisce in modo marcato il metabolismo dell’agomelatina con conseguente aumento dell’esposizione all’agomelatina di 60 volte. Sebbene non siano disponibili dati clinici relativi ad una possibile interazione con ciprofloxacina, inibitore moderato del CYP 450 1 A 2, effetti
simili possono essere attesi a seguito di somministrazione concomitante (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Zolpidem


La somministrazione contemporanea con ciprofloxacina può aumentare i livelli sanguigni di zolpidem; la somministrazione concomitante non è raccomandata.

 

4.6 Gravidanza e allattamento


Gravidanza


I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina a donne in gravidanza non indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina. Gli studi nell’animale non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva. In animali esposti ai chinoloni in età precoce e nel periodo prenatale sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura, perciò non si può escludere che il farmaco possa causare danni alle cartilagini articolari dell’organismo umano non ancora sviluppato o del feto (vedere paragrafo 5.3).
A titolo cautelativo, è preferibile evitare l’uso della ciprofloxacina in gravidanza.

 

Allattamento al seno


La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. Per il possibile rischio di danno articolare, la ciprofloxacina non deve essere usata durante l’allattamento.

 

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari


Per i suoi effetti neurologici, la ciprofloxacina può influenzare i tempi di reazione, in maniera tale da compromettere la capacità di guida e l’uso di macchine.

 

4.8 Effetti indesiderati


Le reazioni avverse più comunemente riportate sono nausea, diarrea, vomito, incremento transitorio delle transaminasi, rash e reazioni nella sede di iniezione ed infusione.
Le reazioni avverse segnalate con Ciproxin (terapia orale, endovenosa e sequenziale) nell’ambito delle sperimentazioni cliniche e durante la fase post- marketing sono riportate sotto, classificate per frequenza. L’analisi di frequenza tiene conto dei dati derivati sia dalla somministrazione orale sia
dalla somministrazione endovenosa di ciprofloxacina.

 

Classificazione per Sistemi e Organi

Comune
da ≥1/100
a <1/10

Non
Comune
da ≥1/1.000
a <1/100

Raro
da
≥1/10.000 a
<1/1.000

Molto
Raro
<1/10.000

Non Nota
(la frequenza
non può
essere
definita
sulla base
dei dati
disponibili)

Infezioni ed
Infestazioni

 

Superinfezioni micotiche

 

 

 

 

 

Patologie
del Sistema
Emolinfopoietico

 

 

 

Eosinofilia

Leucopenia
Anemia
Neutropenia
Leucocitosi
Trombocitopenia
Trombocitosi

Anemia
emolitica
Agranulocitosi
Pancitopenia
(pericolosa
per la vita)
Depression
e midollare
(pericolosa
per la vita)

 

Disturbi del
Sistema
Immunitario

 

 

Reazione
allergica
Edema
allergico /
angioedema

Reazione
anafilattica
Shock
anafilattico
(pericoloso
per la vita)
(vedere
paragrafo
4.4)
Reazione a
tipo
malattia da
siero

 

Disturbi
endocrini

 

 

 

 

Sindrome
da
Inappropriata
Secrezione
di Ormone
Antidiuretic
o (SIADH)

Disturbi del
Metabolismo e della
Nutrizione

 

Diminuzione
dell’appetito

Iperglicemia
Ipoglicemia
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Coma
ipoglicemico (vedere
paragrafo
4.4)

Disturbi
Psichiatrici*

 

Iperattività
psicomotoria
/ agitazione

Confusione e
disorientamento
Reazione
ansiosa
Alterazione
dell’attività
onirica
Depressione
(potenzialmente
culminanti in
ideazioni/pensieri
suicidari o
tentativi di
suicidio o
suicidio)
(vedere
paragrafo 4.4)
Allucinazioni

Reazioni
psicotiche
(potenzialm
ente
culminanti
in
ideazioni/p
ensieri
suicidari o
tentativi di
suicidio o
suicidio
vedere
paragrafo
4.4)

Mania,
incluso
ipomania

Patologie
del Sistema
Nervoso*

 

Cefalea
Capogiro
Disturbi del
sonno
Disturbi del
gusto

Parestesia e
Disestesia
Ipoestesia
Tremore
Convulsioni
(incluso lo
stato
epilettico,
vedere
paragrafo
4.4)
Vertigine

Emicrania
Alterazione
della
coordinazione
Disturbi
della
deambulazione
Disturbi del
nervo
olfattivo
Ipertensione
endocranica
e
pseudotumor cerebri

Neuropatia
periferica e
polineuropa
tia (vedere
paragrafo
4.4)

Patologie
dell’Occhio*

 

 

Disturbi
visivi (es.
diplopia)

Alterazioni
della
percezione
cromatica

 

Patologie
dell’Orecch
io e del
Labirinto*

 

 

Tinnito
Perdita
dell’udito /
Calo
dell’udito

 

 

Patologie
Cardiache**

 

 

Tachicardia

 

Aritmia
ventricolare
, torsione di
punta
(riportate
prevalente
mente
in pazienti
con fattori
di rischio
noti per il
prolungamento del QT),
QT
prolungato
all’ECG
(vedere
paragrafi
4.4 e 4.9)

Patologie
Vascolari**

 

 

Vasodilatazione
Ipotensione
Sincope

Vasculite

 

Patologie
Respiratori
e,
Toraciche e
Mediastinic
he

 

 

Dispnea
(compresa
l’asma)

 

 

Patologie
Gastrointes
tinali

Nausea
Diarrea

Vomito
Dolori
gastrointesti
nali e
addominali
Dispepsia
Flatulenza

Colite
associata ad
antibioticote
rapia (molto
raramente
con possibile
esito fatale)
(vedere
paragrafo
4.4)

Pancreatite

 

Patologie
Epatobiliari

 

Incremento
delle
transaminasi
Incremento
della
bilirubina

Compromissi
one della
funzionalità
epatica
Ittero
colestatico
Epatite

Necrosi
epatica
(molto
raramente
evolvente
ad
insufficienz
a epatica
pericolosa
per la vita)
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Patologie
della Cute e
del Tessuto
Sottocutaneo

 

Eruzione
cutanea
Prurito
Orticaria

Reazioni di
fotosensibilità (vedere
paragrafo
4.4)

Petecchie
Eritema
multiforme
Eritema
nodoso
Sindrome di
Stevens-
Johnson
(potenzialm
ente
pericolosa
per la vita)
Necrolisi
epidermica
tossica
(potenzialm
ente
pericolosa
per la vita)

Pustolosi
Esantemati
ca Acuta
Generalizza
ta (AGEP)
Reazioni al
farmaco
con
eosinofilia e
sintomi
sistemici
(DRESS)

Patologie
del Sistema
Muscolosch
eletrico e
del Tessuto
Connettivo*

 

Dolore
muscolosche
letrico (ad
es. dolore
alle
estremità,
dolore
lombare,
dolore
toracico)
Artralgia

Mialgia
Artrite
Aumentato
tono
muscolare e
crampi

Debolezza
muscolare
Tendinite
Rottura di
tendine
(prevalente
mente del
tendine
d’Achille)
(vedere
paragrafo
4.4)
Esacerbazi
one dei
sintomi di
miastenia
grave
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Patologie

Renali e
Urinarie

 

Compromissione della
funzionalità
renale

Insufficienza

renale
Ematuria
Cristalluria
(vedere
paragrafo
4.4)
Nefrite
tubulo-
interstiziale

 

 

Patologie
Sistemiche
e
Condizioni
Relative
alla Sede di
Somministr
azione*

 

Astenia
Febbre

Edema
Sudorazione
(iperidrosi)

 

 

Esami
Diagnostici

 

Incremento
della
fosfatasi
alcalina
ematica

Incremento
dell’amilasi

 

Rapporto
standardizzato
internazionale
aumentato
(in pazienti
trattati con
antagonisti
della
vitamina K)

 

* Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore gli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto), sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

** Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.4).


I seguenti effetti indesiderati rientrano in una categoria di frequenza superiore nei sottogruppi di pazienti che hanno ricevuto una terapia endovenosa o sequenziale (terapia endovenosa seguita da terapia orale):


Popolazione pediatrica


L’incidenza di artropatia (artralgia, artrite) riportata sopra si riferisce a dati raccolti negli studi nell’adulto. Nei bambini l’artropatia è di riscontro comune (vedere paragrafo 4.4).

 

Segnalazione delle reazioni avverse sospette


La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

 

4.9 Sovradosaggio


Un sovradosaggio di 12 g ha dato luogo a lievi sintomi di tossicità. Un sovradosaggio acuto di 16 g ha causato insufficienza renale acuta.
I sintomi del sovradosaggio consistono in capogiro, tremore, cefalea, stanchezza, convulsioni, allucinazioni, confusione, malessere addominale, compromissione della funzionalità renale ed epatica, cristalluria ed ematuria.
E’ stata segnalata tossicità renale reversibile.
Oltre alle consuete misure di emergenza per esempio svuotamento gastrico seguito dalla somministrazione di carbone attivo, si raccomanda di mantenere sotto controllo la funzione renale ed il pH urinario, se necessario acidificando le urine per prevenire la cristalluria. Mantenere adeguata idratazione. Antiacidi contenenti calcio e magnesio possono teoricamente ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina in caso di sovradosaggio.Solamente una piccola quantità di ciprofloxacina (<10%) viene eliminata con l’emodialisi o la dialisi peritoneale.
Nel caso di sovradosaggio, si deve intervenire con un trattamento sintomatico.
Si deve effettuare un monitoraggio con ECG, per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT.


5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE


5.1 Proprietà farmacodinamiche


Categoria farmacoterapeutica: Fluorochinoloni, codice ATC: J01MA02.

 

Meccanismo d’azione


L’azione battericida della ciprofloxacina, in quanto antibatterico fluorochinolonico, è il risultato dell’inibizione della topoisomerasi di tipo II (DNA-girasi) e della topoisomerasi IV, necessarie per i processi di replicazione, trascrizione, riparazione e ricombinazione del DNA batterico.

 

Relazione farmacicinetica/farmacodinamica


L’efficacia dipende soprattutto dal rapporto fra concentrazione sierica massima (Cmax) e concentrazione minima inibente (MIC) della ciprofloxacina per un batterio patogeno e dal rapporto fra area sottesa alla curva (AUC) e MIC.

 

Meccanismo di resistenza


In vitro, la resistenza alla ciprofloxacina può essere acquisita attraverso un processo per stadi successivi, per mutazioni a livello del sito bersaglio nella DNA girasi e nella topoisomerasi IV. Mentre singole mutazioni possono non risultare in resistenza clinica, mutazioni multiple danno luogo a resistenza clinica a gran parte o a tutti i principi attivi appartenenti alla classe.
Meccanismi di resistenza quali le barriere alla penetrazione e/o meccanismi di efflusso possono avere un effetto variabile sulla sensibilità ai fluorochinoloni, in funzione delle proprietà fisico-chimiche dei diversi principi attivi della classe e dell’affinità dei sistemi di trasporto per ciascuno di essi. Tutti i meccanismi di resistenza in vitro sono comunemente osservati negli isolati clinici. I meccanismi di resistenza che inattivano altri antibiotici, quali le barriere alla penetrazione (comune nello Pseudomonas aeruginosa) ed i meccanismi di efflusso, possono influenzare la sensibilità alla ciprofloxacina.
E’ stata osservata resistenza mediata da plasmidi codificata da geni qnr.

 

Spettro di attività antibatterica

I “breakpoint” separano i ceppi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e questi ultimi dai ceppi resistenti:



Raccomandazioni EUCAST

 

Microrganismi

Sensibile

Resistente

Enterobacteriaceae

S ≤ 0,25 mg/L

R > 0,5 mg/L

Salmonella spp.

S ≤ 0,06 mg/L

R > 0,06 mg/L

Pseudomonas spp.

S ≤ 0,5 mg/L

R > 0,5 mg/L

Acinetobacter spp.

S ≤ 1 mg/L

R > 1 mg/L

Staphylococcus spp.1

S ≤ 1 mg/L

R > 1 mg/L

Haemophilus influenzae

S ≤ 0,06 mg/L

R > 0,06 mg/L

Moraxella catarrhalis

S ≤ 0,125 mg/L

R > 0,125 mg/L

Neisseria gonorrhoeae

S ≤ 0,03 mg/L

R > 0,06 mg/L

Neisseria meningitidis

S ≤ 0,03 mg/L

R > 0,03 mg/L

“Breakpoint” non
correlati alla specie*

S ≤ 0,25 mg/L

R > 0,5 mg/L

 

 

1. Staphylococcus spp. - i “breakpoint” per la ciprofloxacina sono relativi a terapie ad alto dosaggio.


* I “breakpoint” non correlati alla specie sono stati determinati principalmente sulla base di dati farmacocinetici/farmacodinamici e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC per specifiche
specie. Devono essere usati solo per specie cui non sia stato assegnato un “breakpoint” specie-specifico e non per specie per le quali non siano raccomandate le prove di sensibilità.
La prevalenza di resistenza acquisita, per specie selezionate, può variare sia nelle diverse aree geografiche che nel tempo. Pertanto è opportuno conoscere i dati locali di resistenza, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere al parere di un esperto laddove la prevalenza locale di resistenza sia tale da rendere discutibile l’utilità del farmaco, per lo
meno in certi tipi di infezioni.

 

Classificazione delle specie rilevanti sulla base della sensibilità alla ciprofloxacina (per le specie Streptococcus vedere paragrafo 4.4)

 

SPECIE COMUNEMENTE SENSIBILI

Aerobi Gram-positivi

Bacillus anthracis (1)

Aerobi Gram-negativi

Aeromonas spp.
Brucella spp.
Citrobacter koseri
Francisella tularensis
Haemophilus ducreyi
Haemophilus influenzae*
Legionella spp.
Moraxella catarrhalis*
Neisseria meningitidis
Pasteurella spp.
Salmonella spp.*
Shigella spp.*
Vibrio spp.
Yersinia pestis

Anaerobi

Mobiluncus

Altri microrganismi

Chlamydia trachomatis ($)
Chlamydia pneumoniae ($)
Mycoplasma hominis ($)
Mycoplasma pneumoniae ($

SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ COSTITUIRE
UN PROBLEMA

Aerobi Gram-positivi

Enterococcus faecalis ($)
Staphylococcus spp.*(2)

Aerobi Gram-negativi

Acinetobacter baumannii+
Burkholderia cepacia+*
Campylobacter spp.+*
Citrobacter freundii*
Enterobacter aerogenes
Enterobacter cloacae*
Escherichia coli*
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae*
Morganella morganii*
Neisseria gonorrhoeae*
Proteus mirabilis*
Proteus vulgaris*
Providencia spp.
Pseudomonas aeruginosa*
Pseudomonas fluorescens
Serratia marcescens*

Anaerobi

Peptostreptococcus spp.
Propionibacterium acnes

MICRORGANISMI INTRINSECAMENTE RESISTENTI

Aerobi Gram-positivi

Actinomyces
Enteroccus faecium
Listeria monocytogenes

Aerobi Gram-negativi

Stenotrophomonas maltophilia

Anaerobi

Eccetto quelli sopracitati

Altri microrganismi

Mycoplasma genitalium
Ureaplasma urealitycum

* L’efficacia clinica è stata dimostrata per gli isolati sensibili nelle
indicazioni cliniche approvate.
+ Tasso di resistenza ≥ 50% in uno o più paesi europei
($):Sensibilità intermedia in assenza di meccanismi di resistenza acquisiti
(1): Sono stati condotti studi in infezioni sperimentali animali da inalazione
di spore di Bacillus anthracis; questi studi mostrano che gli antibiotici,
iniziati precocemente dopo l’esposizione, impediscono l’insorgenza
della malattia se il trattamento viene proseguito fino alla riduzione del
numero di spore nell’organismo al di sotto della dose infettiva.
L’impiego nell’uomo è consigliato essenzialmente sulla base di dati di
sensibilità in vitro e di dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche
dato nell’uomo. Un trattamento di due mesi con ciprofloxacina orale
alla dose di 500 mg 2 volte al giorno è considerato efficace nel
prevenire l’infezione nell’uomo adulto. Il medico deve fare riferimento ai
documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento
dell’antrace.
(2): Lo S. aureus meticillino-resistente esprime molto comunemente
resistenza crociata ai fluorochinoloni. Il tasso di resistenza alla
meticillina è dal 20 al 50% circa fra tutte le specie di stafilococchi ed è
generalmente più elevato negli isolati nosocomiali.

 

5.2 Proprietà farmacocinetiche


Assorbimento


In seguito ad infusione endovenosa di ciprofloxacina le concentrazioni massime medie vengono raggiunte al termine dell’infusione. La farmacocinetica della ciprofloxacina è lineare fino alla dose di 400 mg per via endovenosa.
Il confronto dei parametri farmacocinetici a regimi posologici di 2 e 3 volte al giorno per via endovenosa non ha indicato il verificarsi di accumulo né per la ciprofloxacina né per i suoi metaboliti.
Un’infusione e.v. di 200 mg in 60 minuti o la somministrazione orale di 250 mg, entrambe ad intervalli di 12 ore, producono un’area sottesa alla curva concentrazione/tempo (AUC) equivalente.
Analogamente, un’infusione e.v. di 400 mg in 60 minuti o la somministrazione orale di 500 mg, entrambe ad intervalli di 12 ore, sono bioequivalenti in termini di AUC.
La dose endovenosa di 400 mg, somministrata in 60 minuti ogni 12 ore, produce una concentrazione sierica di picco (Cmax) simile a quella che si osserva con una dose orale di 750 mg.
Un’infusione e.v. di 400 mg in 60 minuti ogni 8 ore è equivalente, in termini di AUC, ad un regime orale di 750 mg ogni 12 ore.

 

Distribuzione


Il legame della ciprofloxacina alle proteine plasmatiche è basso (20-30%). La ciprofloxacina è presente nel plasma in gran parte in forma non ionizzata ed ha un grande volume di distribuzione alla stato stazionario, pari a 2-3 L/kg di peso corporeo. La ciprofloxacina raggiunge elevate concentrazioni in una varietà di tessuti, come il polmone (fluido epiteliale, macrofagi alveolari,
tessuto bioptico), i seni paranasali e le lesioni infiammatorie (fluido di bolla da cantaridi) e l’apparato urogenitale (urine, prostata, endometrio), dove vengono raggiunte concentrazioni totali superiori a quelle plasmatiche.

 

Biotrasformazione


Sono state riscontrate basse concentrazioni di quattro metaboliti, identificati come desetilenciprofloxacina (M1), sulfociprofloxacina (M2), ossociprofloxacina (M3) e formilciprofloxacina (M4). I metaboliti mostrano attività antibatterica in vitro, ma inferiore a quella del composto progenitore.
La ciprofloxacina è un moderato inibitore degli isoenzimi 1A2 del CYP 450.

 

Eliminazione


La ciprofloxacina è prevalentemente escreta in forma immodificata per via renale ed, in minor misura, per via fecale. L’emivita di eliminazione dal siero in soggetti con funzione renale normale è di circa 4-7 ore.

 

Escrezione di ciprofloxacina (% della dose)

 

Somministrazione
Orale

 

Urine

Feci

Ciprofloxacina

61,5

15,2

Metaboliti (M1-M4)

9,5

2,6

 

 

La clearance renale è compresa fra 180 e 300 mL/kg/h e la clearance corporea totale fra 480 e 600 mL/kg/h. La ciprofloxacina va incontro sia a filtrazione glomerulare che a secrezione tubulare. Una grave compromissione della funzionalità renale determina un aumento dell’emivita della ciprofloxacina, che può raggiungere le 12 ore.
La clearance non renale della ciprofloxacina è dovuta prevalentemente a secrezione transintestinale attiva e a metabolismo. L’1% della dose è escreto per via biliare. La ciprofloxacina è presente nella bile in concentrazioni elevate.

 

Pazienti pediatrici


I dati farmacocinetici nei pazienti pediatrici sono limitati.
In uno studio condotto nei bambini, la Cmax e l’AUC non sono risultate dipendenti dall’età (oltre l’anno di età). Non si è osservato un incremento apprezzabile nella Cmax e nell’AUC in seguito a somministrazioni multiple (10 mg/kg 3 volte al giorno).
In 10 bambini con grave sepsi, la Cmax era pari a 6,1 mg/L (intervallo 4,6 - 8,3 mg/L), dopo un’infusione endovenosa di un’ora alla dose di 10 mg/kg nei bambini di età inferiore all’anno, mentre nei bambini da uno a 5 anni di età era pari a 7,2 mg/L (intervallo 4,7 - 11,8 mg/L). I valori dell’AUC erano, nei rispettivi gruppi, pari a 17,4 mg*h/L (intervallo 11,8 - 32,0 mg*h/L) e 16,5 mg*h/L (intervallo 11,0 - 23,8 mg*h/L).
Questi valori sono compresi nell’intervallo riscontrato negli adulti alle dosi terapeutiche. Sulla base di un’analisi farmacocinetica di popolazione su pazienti pediatrici con diverse infezioni, l’emivita media attesa nei bambini è di circa 4 - 5 ore e la biodisponibilità della sospensione orale varia dal 50 all’80%.

 

5.3 Dati preclinici di sicurezza


I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità per dose singola, tossicità a dosi ripetute, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
Come molti altri chinoloni, la ciprofloxacina è fototossica negli animali a livelli di esposizione che hanno rilevanza clinica. I dati sulla fotomutagenicità/fotocancerogenicità mostrano un debole effetto fotomutageno e fotocancerogeno della ciprofloxacina in vitro ed in esperimenti animali. Questo effetto è paragonabile a quello di altri inibitori delle girasi.

 

Tollerabilità articolare


Come è noto anche per altri inibitori della girasi, la ciprofloxacina provoca alterazioni delle grandi articolazioni portanti negli animali in accrescimento.
L’entità del danno alle cartilagini varia in funzione dell’età, della specie e della dose e può essere ridotto scaricando le articolazioni. Gli studi sugli animali maturi (ratto, cane) non hanno messo in evidenza lesioni alle cartilagini. In uno studio in cani beagle giovani, la ciprofloxacina, dopo due settimane di trattamento a dosi terapeutiche, ha provocato gravi alterazioni articolari, ancora visibili dopo 5 mesi.


6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE


6.1 Elenco degli eccipienti


Acido lattico soluzione al 20%.
Sodio cloruro.
Acido cloridrico concentrato.
Acqua per preparazioni iniettabili.

 

6.2 Incompatibilità


Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
La soluzione per infusione deve sempre essere somministrata separatamente a meno che sia provata la sua compatibilità con altre soluzioni o farmaci per infusione. I segni fisici dell'incompatibilità sono rappresentati per esempio dalla precipitazione, dall'intorbidimento e dalla decolorazione.
L'incompatibilità si manifesta con tutti i farmaci o le soluzioni per infusione che siano fisicamente o chimicamente instabili al pH della soluzione stessa (per esempio le penicilline e le soluzioni di eparina), specialmente con quelle tamponate a pH alcalino (il pH delle soluzioni di Ciproxin per infusione varia da 3,9 a 4,5).

 

6.3 Periodo di validità


4 anni.
E’ stato dimostrato che la stabilità chimico-fisica del prodotto dopo apertura è di 24 ore a temperatura ambiente (da 15 °C a 25 °C). Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente, a meno che l’apertura del flacone e la miscelazione con altre soluzioni per infusione non sia stata eseguita in condizioni tali da escludere il rischio di contaminazione microbica. In caso contrario la durata e le condizioni di conservazione del prodotto ricadono sotto la responsabilità dell’utilizzatore.

 

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione


Conservare il flacone nella scatola per proteggere il medicinale dalla luce. Non refrigerare o congelare.

 

6.5 Natura e contenuto del contenitore


Viene utilizzato uno dei seguenti materiali di confezionamento primario:


Flacone di vetro incolore di tipo 2 internamente siliconizzato, con tappo grigio siliconizzato di gomma clorobutilica (con rivestimento in PTFE) o bromobutilica.
Confezioni da 1, 5 o 40 flaconi, contenenti 100 mL di soluzione per infusione.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

 

Ciproxin soluzione per infusione è compatibile con la soluzione di Ringer e di Ringer lattato, le soluzioni glucosate al 5% ed al 10% e la soluzione di fruttosio al 5% ed al 10%. Per il possibile rischio di contaminazione e per la sensibilità alla luce, qualora Ciproxin soluzione per infusione venga unito ad altre soluzioni per infusione compatibili, la soluzione ottenuta deve essere
somministrata poco dopo la preparazione.
Poiché la soluzione per infusione è sensibile alla luce, rimuovere i flaconi dalla scatola solo immediatamente prima dell’uso. Alla luce del giorno la piena efficacia della soluzione è garantita per un periodo di tre giorni.

 

Flacone monouso


In caso di conservazione del prodotto a basse temperature si può verificare precipitazione del soluto il quale si ridissolverà a temperatura ambiente (15 –25°C).
Per comodità d’impiego, il tappo del flacone deve essere penetrato nel suo anello centrale. La penetrazione dell’anello esterno può danneggiare il tappo stesso.
L’eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata.


7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO


Bayer S.p.A.
Viale Certosa, 130
20156 Milano.



8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Ciproxin 200 mg/100 mL – 1 flacone AIC 026664045.



9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE


29 ottobre 1994/9 ottobre 2010.

 


10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO


Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2022.


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Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
Attenzione: i foglietti illustrativi potrebbero essere incompleti e/o non aggiornati. Per qualsiasi informazione più approfondita sul medicinale consultare il medico.

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